Mantovano: giudice Vittorio Occorsio simbolo di uno Stato che non si piega al terrorismo

di Agenzia Nova
10 Luglio 2025 10:03 Aggiornato: 10 Luglio 2025 15:04

Il giudice Vittorio Occorsio «non si considerava un eroe, pur se conduceva indagini importanti per la tutela della Repubblica. Viveva la propria funzione di magistrato in coerenza con l’immagine della Giustizia, raffigurata come divinità dagli occhi bendati: questa benda e la bilancia nelle mani erano, e sono, il segno di decisioni imparziali e oggettive, senza riguardi verso nessuno, per delitti commessi da soggetti di qualsiasi provenienza o estrazione. Purtroppo gli assassini di Occorsio – l’organizzazione neofascista Ordine nuovo, che rivendicò l’omicidio – vedevano benissimo: avevano individuato in lui il simbolo di uno Stato che non si piega, e che riafferma la forza della legge, a difesa della democrazia».

Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, in occasione del 49mo anniversario dell’omicidio del giudice Vittorio Occorsio. «Non altrettanto diretto fu lo sguardo di chi avrebbe dovuto pensare alla sua personale tutela. Anche questo – aggiunge Mantovano – era un connotato di quei tempi: troppi uomini delle istituzioni sono caduti prima che si avvertisse la necessità di costruire un sistema serio di protezione. Oggi non mancano minacce, forse più subdole, certamente meno violente, contro l’ordinamento democratico: vanno riconosciute e affrontate per come si manifestano. Col medesimo sobrio e generoso spirito di servizio di uomini come Vittorio Occorsio, che con ragione onoriamo a quasi mezzo secolo di distanza dalla tragica morte», conclude Mantovano.


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