Manovra 2026, tutte le misure dedicate a casa e famiglia

di Roberta Chiarello
20 Ottobre 2025 10:54 Aggiornato: 20 Ottobre 2025 16:05

Con la Legge di bilancio 2026 il Governo ha scelto di «concentrare le risorse su ciò che conta davvero per gli italiani, mantenendo la rotta della responsabilità finanziaria». Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presentato così, durante la conferenza stampa del 17 ottobre, le misure introdotte dall’esecutivo in favore di casa e famiglia.

Dei 18,7 miliardi di euro stanziati in totale per la Manovra, 1,6 miliardi si aggiungono alle risorse già dedicate dalle precedenti finanziarie al sostegno dei nuclei familiari e della natalità, arrivando così a circa 3,5 miliardi per il triennio che va dal 2026 al 2028. Si parte dal bonus per le madri lavoratrici, che dagli attuali 40 euro mensili passa a 60 euro. A beneficiarne sono le mamme con contratto a tempo determinato e indeterminato, le libere professioniste e le lavoratrici autonome con un reddito Isee entro i 40mila euro annui. Se la donna ha due bambini, il bonus è valido fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo. Dai tre figli in su, è invece concesso fino al diciottesimo compleanno del più giovane.
Arriva inoltre la decontribuzione totale fino a 8mila euro (esclusi premi e contributi) per i datori di lavoro privati che assumono donne disoccupate da 6 mesi e con almeno 3 figli minorenni a carico.

Potenziato il congedo parentale facoltativo, con la retribuzione all’80% dello stipendio, fino a tre mesi dopo la fine del periodo di congedo obbligatorio, richiesto da ciascun genitore fino ai 14 anni del figlio e non più fino a 12. In caso di malattia dei figli, madre e padre potranno astenersi dal lavoro non più per cinque giorni l’anno, ma per dieci, nel caso in cui i figli abbiano tra i tre e i 14 anni.
Nella prima bozza della Manovra – che approderà in Senato in settimana – è previsto un sussidio al genitore che, in caso di separazione, debba lasciare la casa familiare di proprietà. Si tratta di 20 milioni l’anno a partire dal 2026, per chi ha figli entro i 21 anni di età.
Per chi ha solo un figlio sono previste detrazioni fiscali più favorevoli: il limite di spesa massima che si potrà portare in detrazione arriva infatti a 11.900 euro (rispetto ai precedenti 9.800).

La social card “Dedicata a te” viene rifinanziata per due anni, con 500 milioni di euro. Introdotta per la prima volta dal governo Meloni con la Legge di bilancio 2023, è un sostegno economico erogato dai Comuni – sotto forma di prepagata – per l’acquisto di beni di prima necessità. In più, grazie a uno stanziamento da 180 milioni annui a partire dal 2027, la 18app sarà sostituita dalla “Carta Valore” che i diplomati entro i 19 anni potranno utilizzare per l’acquisto di biglietti teatrali, cinema e spettacoli dal vivo, libri, abbonamenti a quotidiani e periodici, musica, strumenti musicali, musei, mostre eventi, monumenti, ma anche per corsi di musica, di teatro, di danza o di lingua straniera.

Altro pilastro del pacchetto dedicato alle famiglie è l’esclusione della prima casa dal calcolo dell’Isee – l’indicatore della situazione economica equivalente – fino a un valore catastale di circa 92mila euro. In questo modo, teoricamente, sarà facilitato l’accesso a bonus e agevolazioni dedicati a nuclei familiari che rientrano in fasce di reddito medio-basse.

 


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