ROMA – “Stop al prelievo forzato di organi in Cina”: così recita giovedì uno striscione esposto in Piazza Capranica, vicino al Parlamento. L’associazione italiana Falun Dafa, che ha organizzato la manifestazione, ha voluto porre l’attenzione su un tema molto scottante che è tornato alla ribalta di recente dopo la conversazione sulla longevità tra Xi e Putin, dove i due hanno discusso di come «le nuove biotecnologie» permetterebbero trapianti di organi «in maniera continua» allungando la vita fino a «150 anni».
Qualcuno si è chiesto però, da dove provenga questa disponibilità ‘infinita’ di organi di cui parlano? Sono ormai infatti tante le conferme ufficiali – tra sentenze di tribunali indipendenti, testimonianze e prove raccolte da indagini di avvocati ed esperti – sulla reale esistenza di questa orribile pratica da parte del regime comunista cinese ai danni dei prigionieri di coscienza, in particolar modo appunto dai praticanti del Falun Gong (o Falun Dafa).
Presenti alla manifestazione in piazza in sostegno alla causa c’erano anche Sergio Rastrelli, senatore della Repubblica per Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, ministro degli esteri nel governo Monti e attualmente senatore di Fratelli d’Italia e il suo consigliere Matteo Angioli.