L’Iran tratta sul nucleare mentre minaccia i dissidenti in Occidente

di Redazione ETI/Epoch Israele
26 Agosto 2025 9:58 Aggiornato: 26 Agosto 2025 12:14

Il leader iraniano Al Khamenei ha respinto l’idea di colloqui diretti con gli Stati Uniti sul programma nucleare, definendo la situazione attuale «irrisolvibile».

Secondo l’agenzia di stampa statale iraniana Irna, Khamenei ha tenuto un discorso il 24 agosto, nel quale ha dichiarato: «Gli Stati Uniti vogliono che l’Iran sia obbediente nei loro confronti. La nazione iraniana si sente profondamente offesa da un simile grave insulto e si opporrà con tutte le sue forze a quanti nutrono una tale falsa aspettativa nei confronti del popolo iraniano». Khamenei ha descritto come «superficiale» chi sta proponendo negoziati diretti con Washington. Le dichiarazioni dell’ottantaseienne ayatollah, a capo dell’Iran dalla morte di Khomeini nel 1989, arrivano dopo che l’Iran, il 22 agosto, ha acconsentito a riprendere i colloqui con Gran Bretagna, Francia e Germania sul programma di arricchimento nucleare di Teheran.
Il 15 luglio, il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha dichiarato che i tre Paesi saranno legittimati a reintrodurre sanzioni, se non si raggiungerà un accordo a lungo termine per il programma nucleare iraniano. Il 22 agosto, il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha annunciato che i colloqui avranno luogo il 26 agosto, avvisando l’Iran che le sanzioni entreranno in vigore a meno che non si giunga a un accordo verificabile e definitivo che dissipi ogni preoccupazione sul programma nucleare iraniano.

L’Iran, che detiene alcune delle più vaste riserve mondiali di petrolio e gas, ha sempre sostenuto di voler sviluppare unicamente energia nucleare a fini civili, e non per la produzione di armi. Tuttavia, il 12 giugno, il Consiglio dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, composto da 35 nazioni, ha accertato la violazione da parte dell’Iran degli obblighi del Trattato di non proliferazione nucleare. Poche ore dopo l’approvazione di quella risoluzione, Israele ha iniziato a bombardare siti nucleari e altri obiettivi in Iran, proseguendo per 12 giorni. L’Iran ha risposto con attacchi missilistici e droni contro Israele, fino al cessate il fuoco concordato il 24 giugno, dopo che i bombardieri americani avevano distrutto i siti nucleari iraniani.

Il 30 giugno, Donald Trump ha dichiarato di non avere intenzione di intraprendere alcun dialogo con il regime di Teheran. Khamenei ha affermato che gli Stati Uniti mantengono un atteggiamento ostile verso Teheran dal 1979, anno in cui lo Scia fu rovesciato e sostituito da un regime teocratico, come riportato dall’Irna. Khamenei ha spiegato che le motivazioni dell’ostilità statunitense sono «spesso celate dietro vari pretesti, come il terrorismo, i diritti umani, le questioni femminili e la democrazia». Tuttavia, ha aggiunto l’ayatollah, l’amministrazione Trump avrebbe chiarito il suo vero obiettivo che, secondo Khamenei, consiste nel sottomettere l’Iran alle richieste americane.
Da quando, 46 anni fa, il regime dittatoriale degli ayatollah ha preso il potere col colpo di Stato che ha deposto il regime dello Scia di Persia, l’Iran invoca sistematicamente la distruzione degli Stati Uniti, che definisce “Grande Satana”.

Passando a Israele, Khamenei ha dichiarato: «Speriamo che Dio onnipotente […] sradichi questo cancro maligno». Il regime iraniano, dopo l’offensiva militare israeliana, sta rinnovando le minacce nei confronti di dissidenti in Europa e Nord America. Il 31 luglio, Stati Uniti, Canada e 12 Stati europei hanno diffuso una dichiarazione congiunta che condanna il «crescente numero di minacce» provenienti dai servizi di intelligence iraniani, aggiungendo: «Siamo uniti nell’opporci ai tentativi dei servizi di intelligence iraniani di uccidere, rapire e perseguitare persone in Europa e Nord America, in chiara violazione della nostra sovranità». La dichiarazione occidentale accusa gli agenti dell’intelligence iraniana di prendere di mira «giornalisti, dissidenti, cittadini ebrei, e funzionari  – attuali e passati – in Europa e Nord America».

 


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