Licenziato il medico che ha imposto il vaccino ai militari Usa

di Redazione ETI/Tom Ozimek
14 Maggio 2025 17:37 Aggiornato: 14 Maggio 2025 17:37

Un giudice federale ha autorizzato la Cia a procedere con il licenziamento di Terry Adirim, ex direttrice dei servizi sanitari dell’agenzia e figura chiave nell’attuazione dell’obbligo vaccinale contro il Covid-19 per le forze armate. Il tribunale ha respinto la richiesta di blocco urgente presentata dalla stessa Adirim, escludendo che il provvedimento sia frutto di una ritorsione politica orchestrata da attivisti conservatori.

Il 9 maggio, il giudice distrettuale Michael Nachmanoff ha stabilito che la Adirim non ha dimostrato una probabilità concreta di successo nella sua tesi, secondo cui la Cia avrebbe violato i suoi diritti costituzionali. Il licenziamento resta dunque legittimo e conforme a una clausola contrattuale che consente la cessazione del rapporto con un preavviso di 30 giorni. L’ex funzionaria ha sostenuto in tribunale di essere stata oggetto di una campagna di diffamazione guidata dall’attivista Ivan Raiklin, che l’avrebbe definita «traditrice» e «architetta» dell’obbligo vaccinale militare, coinvolgendo anche l’attivista Laura Loomer nel tentativo di sollecitare l’intervento dell’ex presidente Donald Trump.

Nella denuncia, la Adirim ha citato Raiklin, Loomer, la Cia, il direttore dell’agenzia John Ratcliffe e l’organizzazione conservatrice America’s Future, contestando violazioni del giusto processo, della privacy, del contratto e accuse di diffamazione legate a presunte fughe di notizie verso il sito Breitbart News.

In una memoria di 25 pagine presentata il 6 maggio, il ministero di Giustizia ha definito le accuse «speculative e prive di fondamento», sostenendo che le presunte pressioni politiche si basino su ipotesi non supportate da prove concrete. I procuratori hanno chiarito che l’accusa si concentrava principalmente su Raiklin e non dimostrava un nesso diretto tra l’azione della Cia e le iniziative degli attivisti. Anche se il nome della Adirim compariva tra gli obiettivi dichiarati da Raiklin nella sua campagna contro il cosiddetto “Deep State”, il Ministero ha sottolineato che l’unico legame con il licenziamento sarebbe una coincidenza temporale, tra la visita di Loomer alla Casa Bianca e la comunicazione del provvedimento.

La Cia ha ribadito che la decisione di rimuovere Terry Adirim non ha radici politiche, ma è stata determinata da numerose lamentele interne relative a comportamenti ritenuti inappropriati e molesti. Un alto dirigente dell’agenzia ha confermato che l’indagine sul suo operato era stata avviata settimane prima della visita di Loomer e che la scelta di interrompere il contratto è maturata in autonomia.

La vicenda si inserisce in un contesto di crescente polemica sull’obbligo vaccinale militare. Il 7 maggio, infatti, il ministero della Difesa ha pubblicato nuove linee guida definendo l’obbligo vaccinale «un onere ingiusto, eccessivo e non necessario» e disponendo il reintegro del personale congedato, oltre alla cancellazione delle sanzioni disciplinari. Il documento ha riconosciuto l’assenza di un giusto processo nell’applicazione dell’obbligo, definendola «un’ingiustizia». La Adirim, che all’epoca aveva firmato i documenti per ordinare l’obbligatorietà come assistente facente funzioni per gli affari sanitari, è così tornata al centro del dibattito.

Secondo la denuncia, il licenziamento — avvenuto a poche settimane dalla maturazione dei requisiti per la pensione federale — rappresenterebbe un danno irreparabile, aggravato dalla diffamazione subita dopo decenni di servizio e da minacce alla sicurezza della sua famiglia. La Cia ha ribadito che la decisione è stata presa esclusivamente sulla base di segnalazioni interne, senza alcuna influenza esterna.

A seguito della sentenza, l’avvocato della Adirim, Kevin Carroll, ha dichiarato: «Si rispetta la decisione del tribunale, ma si intende proseguire con il processo per affrontare le questioni di fondo». Il caso resta aperto presso il tribunale federale, ma senza l’ingiunzione richiesta, il licenziamento seguirà il suo corso. Ivan Raiklin, in un post sul social X, ha commentato: «Terry Adirim, sei licenziata! Il tuo avvocato è il prossimo».

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