Il direttore dell’Fbi, Kash Patel, ha annunciato che la polizia federale che risponde ai suoi ordini perseguirà chiunque aggredisca le forze dell’ordine durante le proteste e i disordini a Los Angeles. Il vicedirettore, Dan Bongino, ha ribadito che il governo non intende interrompere le operazioni di controllo sull’immigrazione che hanno scatenato le dimostrazioni.
«Se colpisci un agente, finisci in carcere, non importa da dove vieni, come sei arrivato qui o quale causa ti muova» ha scritto Patel sabato, «Se la polizia locale non sostiene i nostri uomini e donne in prima linea, ci penserà l’Fbi».
Sabato, le forze dell’ordine si sono scontrate con manifestanti e rivoltosi contrari alle operazioni dell’Ice (la polizia federale per l’immigrazione) nel sud-est di Los Angeles e, successivamente, nel centro della città. Questi eventi hanno spinto il presidente Donald Trump a autorizzare l’invio della Guardia Nazionale. Il giorno successivo, il vicedirettore dell’Fbi ha riferito che diversi arresti sono già stati effettuati sia a Los Angeles che a New York, dove nella fine settimana si sono registrate proteste sporadiche, e ha aggiunto che ulteriori indagini sono in corso: «Molti di questi individui dovranno verrano incriminati di reati federali, oltre a che locali e statali» ha dichiarato Bongino domenica mattina, «Non finirà bene per chi sceglie la violenza. Fate la scelta giusta». Bongino ha poi sottolineato che il governo federale «non si fermerà né rallenterà» e che «le operazioni contro l’immigrazione clandestina proseguiranno, e chiunque utilizzi la violenza per ostacolarle o impedirle sarà indagato e perseguito» a norma di legge.
La polizia di Los Angeles ha arrestato 27 persone sabato per non essersi disperse durante la protesta nel centro della città, come riferito dalla portavoce Norma Eisenman. Lo sceriffo della contea di Los Angeles ha fermato tre individui, sospettati di aver aggredito un agente, durante la manifestazione a Paramount City. La viceportavoce dello sceriffo, Brenda Serna, ha precisato che i suoi uomini hanno impiegato «mezzi non letali» per gestire la situazione.
I funzionari dell’amministrazione Trump hanno chiarito che nel secondo mandato del presidente ci sarà poca tolleranza per le dimostrazioni violente. Il capo del Pentagono, Pete Hegseth, ha detto che i marines potrebbero essere dispiegati qualora la situazione dovesse peggiorare: «C’è ampio spazio per proteste pacifiche, ma tolleranza zero per gli attacchi agli agenti federali che svolgono il loro lavoro. La Guardia Nazionale, e se necessario i marines, sono al fianco dell’Ice». Funzionari militari hanno confermato domenica mattina che le truppe della Guardia nazionale sono attualmente schierate a Los Angeles. Il ministro degli Interni Kristi Noem, intervenendo domenica al programma Face the Nation della Cbs, ha dichiarato che la Guardia Nazionale garantirà la sicurezza intorno agli edifici, alle persone impegnate in proteste pacifiche e alle forze dell’ordine.
Nel suo secondo mandato, Donald Trump ha promesso di deportare un numero record di immigrati irregolari e di rafforzare i controlli al confine tra Stati Uniti e Messico, fissando per l’Ice l’obiettivo di arrestare almeno 3 mila immigrati irregolari al giorno. Nonostante l’opposizione di diversi giudici all’azione di governo, il programma di espulsioni di immigrati clandestini negli Stati Uniti va avanti.