L’Agcom multa Shein per comunicazione fuorviante in materia ambientale

di Redazione ETI/Reuters
4 Agosto 2025 15:42 Aggiornato: 4 Agosto 2025 15:42

L’Agcom, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha inflitto una sanzione pecuniaria da un milione di euro al rivenditore online di moda cinese Shein per aver fuorviato i consumatori riguardo all’impatto ambientale dei propri prodotti. Si tratta della seconda multa comminata a Shein da un’autorità europea in materia di concorrenza nel giro di poco più di un mese, dopo che la Francia aveva sanzionato l’azienda con 40 milioni di euro il 3 luglio per sconti ingannevoli e dichiarazioni ambientali non veritiere.

La multa italiana è stata applicata a Infinite Styles Services Co. Limited, società con sede a Dublino che gestisce il sito web di Shein in Europa, al termine di un’indagine avviata dall’Agcom lo scorso settembre. In un comunicato, Shein ha affermato di aver collaborato pienamente con l’Agcom e di aver adottato misure immediate per risolvere le criticità segnalate. L’Agcom ha rilevato che i messaggi sulla sostenibilità ambientale e sulla responsabilità sociale presenti sul sito di Shein «erano talora vaghi, generici e/o eccessivamente enfatici, e in altri casi omissivi e fuorvianti». Le affermazioni di Shein relative al design del sistema circolare e alla riciclabilità dei prodotti «sono risultate false o quanto meno confuse», mentre le credenziali ecologiche della collezione ‘evoluSHEIN by design’ sono state esagerate, ha spiegato l’Autorità.

Shein presenta la collezione ‘evoluSHEIN by design’ come capi realizzati con metodi di produzione più sostenibili e responsabili, ma l’Agcom ha osservato che i consumatori potevano essere indotti a credere che la collezione fosse composta da materiali interamente riciclabili, «un fatto che, considerando le fibre utilizzate e i sistemi di riciclo attualmente esistenti, non corrisponde al vero». Shein, nel suo comunicato, ha dichiarato: «Abbiamo rafforzato i nostri processi di revisione interna e migliorato il nostro sito web per garantire che tutte le affermazioni ambientali siano chiare, verificabili e conformi alle normative». L’Agcom ha inoltre contestato gli impegni «vaghi e generici» di Shein a ridurre le emissioni di gas serra del 25 per cento entro il 2030 e a raggiungere il cosiddetto net-zero entro il 2050, notando che le emissioni dell’azienda sono aumentate nel 2023 e nel 2024. L’Autorità italiana ha precisato che la sua valutazione complessiva è stata influenzata da un «maggiore dovere di diligenza» gravante su Shein «poiché opera in un settore altamente inquinante e con metodi produttivi ad alto impatto ambientale».


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