Dopo aver convocato l’ambasciatore italiano, a seguito delle “gravi offese” rivolte da Matteo Salvini a Emmanuel Macron, ora è il turno dell’America: la Francia ha convocato l’ambasciatore statunitense, Charles Kushner, in seguito a una sua lettera aperta a Macron, in cui afferma che la Francia non sta adottando misure sufficienti per rispondere all’aumento dell’antisemitismo nel proprio territorio. In una lettera pubblicata il 24 agosto sul Wall Street Journal, Kushner ha infatti scritto di provare «profonda preoccupazione» per la «mancanza di azioni decisive» da parte della Francia, sullo sfondo del «drammatico aumento dell’antisemitismo» iniziato dopo lo scoppio della guerra a Gaza.
Charles Kushner – a sua volta ebreo – ha invitato Macron a far rispettare rigorosamente le leggi sui crimini d’odio, a perseguire i responsabili di atti antisemiti applicando «tutta la forza della legge» e a evitare qualsiasi legittimazione di Hamas e dei suoi alleati. Aggiungendo poi che il piano di Macron di riconoscere uno Stato palestinese potrebbe «incoraggiare gli estremisti, fomentare la violenza e mettere in pericolo la vita degli ebrei in Francia».
Il ministero degli Esteri francese ha respinto le affermazioni di Kushner, definendole «inaccettabili» e annunciando che sarebbe stato convocato oggi presso la sede del ministero a Parigi. Il comunicato degli Esteri francese afferma: «l’aumento dell’antisemitismo in Francia dal 7 ottobre 2023 è una realtà di cui ci rammarichiamo e in cui le autorità francesi stanno dimostrando la loro piena mobilitazione, poiché questi atti sono inaccettabili». Ma, precisa il ministero degli Esteri francese, «le affermazioni dell’ambasciatore sono inaccettabili. Sono contrarie al diritto internazionale, e in particolare all’obbligo di non interferire negli affari interni degli Stati, sancito dalla Convenzione di Vienna del 1961 che regola le relazioni diplomatiche. Inoltre, non soddisfano il livello consono alle relazioni transatlantiche tra Francia e Stati Uniti e alla fiducia che ne dovrebbe derivare tra alleati».
Il ministero degli Esteri americano ha riposto tramite il portavoce Tommy Pigott, dicendo che il Dipartimento di Stato condivide le dichiarazioni di Kushner che, specificano gli Esteri Usa, ha svolto «un lavoro eccellente» nel promuovere gli «interessi nazionali» statunitensi nel suo ruolo di ambasciatore.
La Francia, ospita la più grande comunità ebraica dell’Europa occidentale, circa 500 mila ebrei. Il mese scorso, Macron ha annunciato che il suo Paese riconoscerà formalmente lo Stato palestinese all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di settembre, affermando che questo contribuirà a porre fine alla guerra tra Israele e Hamas a Gaza.