Kennedy manda a casa l’intera commissione dei Cdc sui vaccini

di redazione Eti/Zachary Stieber
12 Giugno 2025 8:36 Aggiornato: 12 Giugno 2025 8:37

Il 9 giugno il ministro della Sanità Robert Kennedy ha annunciato la sostituzione di tutti i componenti dell’Advisory Committee on Immunization Practices, la commissione di consulenti  dei  Cdc, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie responsabili anche dei vaccini. I diciassette consulenti erano tutti stati nominati dall’amministrazione Biden. Secondo il ministero, le nomine erano state effettuate con l’intento di consolidare un’impostazione ideologica in materia di salute pubblica, e per limitare i margini d’azione della nuova amministrazione nel ristabilire la fiducia nei confronti delle politiche vaccinali.

In una nota, Kennedy ha definito «necessario un azzeramento totale» per ricostruire la fiducia dei cittadini nella scienza vaccinale. Secondo quanto dichiarato dal ministro, i futuri componenti «daranno priorità alla salute pubblica e alla medicina basata su elementi dimostrati» invece di «agire come semplice strumento di legittimazione degli interessi commerciali delle industrie farmaceutiche».

I membri rimossi rappresentavano diverse realtà accademiche e sanitarie statunitensi. Questa commissione di consulenti è stata istituita nel 1964 da un chirurgo generale statunitense con l’obiettivo di fornire consulenza sui vaccini e sul controllo delle epidemie, e svolge un ruolo cruciale nel consigliare sull’uso dei vaccini e nella definizione del calendario vaccinale nazionale. Le sue raccomandazioni, seppur non vincolanti, sono di norma recepite in toto dall’agenzia federale. In un editoriale pubblicato sul Wall Street Journal, Kennedy ha definito questa commissione «plagiata da persistenti conflitti di interesse» fino a diventare un organo di «approvazione automatica di qualsiasi vaccino» alcuni dei quali sono stati successivamente ritirati per motivi di sicurezza.

Il presidente dell’American Medical Association, Bruce Scott, ha affermato che la commissione rappresenta da decenni una fonte di riferimento affidabile per medici, famiglie e istituzioni, e che «la rimozione in blocco dei suoi membri compromette questa fiducia e mette in discussione un processo trasparente che ha contribuito a salvare innumerevoli vite».

In ogni caso, già lo scorso aprile, una parte della commissione ora congedata in blocco dal ministro della Sanità Kennedy, aveva sollevato dubbi sull’opportunità di mantenere una raccomandazione universale per il vaccino anti-Covid, suggerendo invece un approccio selettivo e incentrato su categorie specifiche. A maggio, su indicazione dello stesso Kennedy, i Cdc hanno aggiornato i calendari vaccinali, rimuovendo la raccomandazione del vaccino per le donne in gravidanza e affidando a medici e genitori la valutazione sull’opportunità di somministrare il vaccino ai minori.

 


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