Istat: a marzo vendite al dettaglio -5 percento su mese -2,8 percento su anno

di Agenzia Nova
7 Maggio 2025 14:59 Aggiornato: 7 Maggio 2025 14:59

A marzo 2025 si stima, per le vendite al dettaglio, una variazione congiunturale negativa in valore e in volume (-0,5 per cento per entrambi). Lo riferisce l’Istat. Sono in calo sia le vendite dei beni alimentari (-0,5 per cento in valore e -0,9 per cento in volume) sia quelle dei beni non alimentari (rispettivamente -0,3 per cento e -0,4 per cento). Nel primo trimestre del 2025, in termini congiunturali, le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,2 per cento in valore e dello 0,5 per cento in volume. La flessione riguarda sia i beni alimentari (-0,1 per cento in valore e -0,5 per cento in volume) sia i prodotti non alimentari (rispettivamente -0,4 per cento e -0,6 per cento). Su base tendenziale, a marzo 2025, le vendite al dettaglio registrano una variazione negativa del 2,8 per cento in valore e del 4,2 per cento in volume.

Il calo è più marcato per i beni alimentari (-4,2 per cento in valore e -6,7 per cento in volume), meno accentuato per i beni non alimentari (-1,4 per cento in valore e -2,1 per cento in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali positive solo per i Prodotti di profumeria, cura della persona (+1,8 per cento) e i Prodotti farmaceutici (+0,6 per cento). Il calo più consistente, invece, riguarda Cartoleria, libri, giornali e riviste (-4,5 per cento) e Calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-4,2 per cento). Rispetto a marzo 2024, il valore delle vendite al dettaglio è in flessione per tutte le forme distributive: la grande distribuzione (-2,6 per cento), le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-3,1 per cento), le vendite al di fuori dei negozi (-4,7 per cento) e il commercio elettronico (-1,3 per cento).

«A marzo 2025, rispetto al mese precedente, le vendite al dettaglio risultano in diminuzione in valore e in volume per entrambi i settori merceologici – si legge nella nota a commento -. Su base tendenziale si registra, sia in valore sia in volume, un calo ancora più ampio di quello osservato lo scorso mese. La flessione riguarda entrambi i comparti merceologici, ma è più marcata in quello alimentare, anche in ragione della diversa collocazione della Pasqua, quest’anno caduta ad aprile, mentre lo scorso anno ebbe luogo a fine marzo. Sempre in termini tendenziali, le vendite al dettaglio sono in diminuzione per tutte le forme distributive per il secondo mese consecutivo», conclude.

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