Un’analisi dei dati censuari condotta dal Pew Research Center, pubblicata il 21 agosto, rivela che la popolazione immigrata negli Stati Uniti è diminuita di quasi 1,5 milioni di persone tra gennaio e giugno 2025. Questo dato comprende sia gli immigrati irregolari sia i residenti legalmente presenti nel Paese. A gennaio, gli immigrati negli Stati Uniti erano 53 milioni e 30o mila, un numero sceso a 51 milioni 900 mila alla fine di giugno. Il Pew Research Center ha evidenziato che si tratta del «primo calo dalla fine degli anni Sessanta» nella popolazione immigrata negli Stati Uniti. La percentuale di residenti nati all’estero è passata dal 15,8%, un massimo storico, al 15,4%. Gli immigrati rappresentano ora il 19% della forza lavoro statunitense, in calo rispetto al 20% di gennaio, ha precisato il centro di ricerca.
L’analisi ha sottolineato come, tra il 2020 e il 2025, un «numero senza precedenti» di circa 11 milioni di immigrati sia arrivato negli Stati Uniti. Nel 2023, in particolare, sono giunte oltre 3 milioni di persone, il totale annuale più alto mai registrato nella storia americana, secondo i dati del Pew.
Tra il 2021 e il 2023, circa il 20% dei nuovi immigrati proveniva dal Sudamerica, rispetto al 13% del periodo 2015-2019. Nello stesso arco temporale, il 12% dei nuovi arrivi era originario dell’Europa o del Canada, un aumento rispetto al 9% del periodo precedente. «Il Messico è stato il principale Paese di origine per gli immigrati arrivati tra il 2021 e il 2023» dice il Pew Research Center , specificando che l’11% delle persone giunte negli Stati Uniti in quel periodo proveniva dal Messico. Seguono l’India con l’8%, il Venezuela con il 7%, Cuba con il 6% e la Colombia con il 5% e «durante questo periodo, gli immigrati irregolari hanno rappresentato la maggior parte dei nuovi arrivi, con molti provenienti dall’America centrale e meridionale». Da quando ha assunto la presidenza a gennaio, l’amministrazione Trump ha emanato decine di ordini esecutivi e direttive volti a rafforzare le politiche sull’immigrazione e il controllo delle frontiere, oltre a intensificare l’applicazione delle leggi per l’espulsione degli immigrati irregolari. Durante la campagna elettorale del 2024, il presidente Trump aveva promesso un numero record di espulsioni.
Stephen Miller, alto funzionario della Casa Bianca e principale artefice dell’agenda migratoria di Trump, ha dichiarato in un’intervista a maggio di aver fissato una quota di almeno 3 mila arresti al giorno, invitando i vertici della polizia di frontiera degli Stati Uniti a arrestare chiunque sia un clandestino.




