Il pericolo dei droni

di Red. ETI/Darlene McCormick Sanchez
14 Giugno 2025 16:24 Aggiornato: 14 Giugno 2025 19:11

L’attacco ucraino con i droni ai bombardieri nucleari russi ha fatto emergere diverse vulnerabilità degli Stati Uniti agli attacchi dei droni. Il 1° giugno Kiev, con la cosiddetta operazione “Spiderweb”, ha nascosto diversi droni nei camion guidati da autisti ignari del contenuto, diretti ai perimetri delle basi russe. Le casse che contenevano i droni sono state aperte a distanza, consentendo ai droni di decollare e attaccare il 41% delle basi russe armate di missili da crociera.

Migliaia di droni violano ogni mese i confini statunitensi, spesso sorvolando le basi militari. Michael Lucci, capo dell’agenzia di sicurezza State Armor, avverte che le migliaia di container cinesi che arrivano quotidianamente nei porti americani – spesso senza ispezione – rappresentano una grossa falla delle difese statunitensi, e vengono sfruttati per portare dentro i confini droni o armi. Per affrontare il problema, Trump ha firmato il 6 giugno un ordine esecutivo per contrastare questa minaccia, e Sebastian Gorka, funzionario antiterrorismo, ha precisato che l’ordine nasce in risposta agli avvistamenti di droni nel New Jersey del 2024, ma soprattutto dall’operazione ucraina Spiderweb.

La situazione ha spinto la Federal Aviation Administration a vietare temporaneamente il transito dei droni su alcune infrastrutture americane importanti, per via dei numerosi avvistamenti “non identificati” vicino ad aeroporti e strutture militari in California, Maryland, Massachusetts, New Jersey, New York, Ohio, Pennsylvania, Utah e Virginia. Ma l’attacco ucraino in stile cavallo di Troia dimostra che, purtroppo, i divieti da soli non bastano a prevenire un attacco del genere.

LA MINACCIA DEI DRONI SUL TERRITORIO NAZIONALE

L’Fbi ha ricevuto oltre 5 mila segnalazioni di avvistamenti di droni, e il presidente della Commissione Affari Esteri della Camera, Michael McCaul, ha confermato il loro transito su siti militari: «Sulla base della mia esperienza, ritengo che i droni avvistati nei nostri siti militari potrebbero provenire dalla Cina», ha dichiarato. Ma la Casa Bianca ha in seguito confermato che gli avvistamenti erano in realtà legati a usi legittimi da parte di ricercatori, hobbisti o operatori commerciali: non a entità straniere. Le preoccupazioni per la sicurezza nazionale in America comunque restano, e si terranno delle audizioni parlamentari sull’argomento questa primavera. Alcuni esperti hanno sottolineato le grandi vulnerabilità nella sicurezza nazionale americana, sottolineando la necessità di «migliorare le strategie di difesa militari». Nel 2024 sono stati avvistati dei droni nella base aerea di Hill, nello Utah, che ospita i caccia F-35. Il caso ucraino ha dimostrato che un drone da poche centinaia di dollari potrebbe compromettere un F-35, il cui valore si aggira tra gli 80 e i 100 milioni di dollari.

L’INCURSIONE DEI DRONI AL CONFINE

Nel 2022, la polizia di frontiera statunitense ha individuato un drone DJI M300 – di fabbricazione cinese – che attraversava il confine Usa-Canada. Il drone è atterrato per dieci minuti vicino a una cantina in Ontario, poi è tornato negli Usa con un pacco. Gli agenti della Sicurezza Nazionale statunitense hanno arrestato il pilota del drone e sequestrato il pacco che conteneva circa tre chili di ecstasy.

Questo è solo un esempio delle migliaia di avvistamenti di droni al confine ogni mese, spesso legati a cartelli e organizzazioni criminali. Il generale dell’Aeronautica Gregory M. Guillot, comandante del Comando del Nord Usa, ha stimato oltre mille incursioni al confine Usa-Messico. «Non conosco il numero esatto, ma è nell’ordine delle migliaia ogni mese», ha dichiarato.

In un’audizione di maggio, il capitano Troy Wilson dei Texas Rangers (la polizia di Stato texana) ha definito le incursioni di droni al confine Texas-Messico un problema crescente. Wilson ha sottolineato che i droni vengono usati per consegnare droga e facilitare il traffico di persone, definendoli una «minaccia costante». Quasi la metà delle incursioni avviene a quote tra 600 e 1.800 piedi, l’altitudine tipica degli elicotteri. In Texas, i droni consegnano droga nelle carceri e spruzzano sostanze in aree remote. A maggio, agenti della Pattuglia di Confine del Texas, hanno segnalato due droni che emettevano una nube che dava loro un aspetto sfocato, prima di spegnere le luci e dirigersi a nord.

Donald Trump ha fatto della sicurezza dei confini un pilastro del suo secondo mandato, usando i dazi come mezzo per spingere Cina, Messico e Canada a fare di più contro il traffico di droga. Alcune incursioni coinvolgono droni sofisticati, soprattutto al confine Arizona-Messico, come riportato da The War Zone nel 2023. Il rapporto ha descritto incidenti con droni in campi di addestramento aereo militari, a quote fino a 36.000 piedi, con velocità fino a Mach 0.75. Un drone ha colpito un caccia F-16 danneggiandolo. Esistono fondati sospetti che il regime cinese fornisca i droni ai cartelli messicani. Ma esistono tecnologie di “guerra elettronica” per combattere questo problema e cambiare le carte in tavola, come l’Epirus, che usa “impulsi energetici” e l’intelligenza artificiale per abbattere i droni. La Cina possiede diverse tecnologie di sabotaggio e Stati Uniti e Occidente su questo sono rimasti indietro.

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