Il microfono aperto che ha catturato i (preoccupanti) discorsi di Xi Jinping e Vladimir Putin sulla longevità ottenibile attraverso i trapianti d’organi ha subito acceso i riflettori su un tema molto sensibile, il prelievo forzato di organi: lo scheletro nell’armadio del Partito comunista cinese che cerca di tenere nascosto non solo alla Cina stessa, ma a tutto l’Occidente.
«Ringiovanire tramite dei trapianti d’organi» ha dichiarato il segretario del Partito comunista cinese, ipotizzando poi la possibilità di «vivere fino a 150 anni in questo secolo». Appare lapalissiano quindi come per attuare il piano di restare “per sempre giovane” di Xi – che evidentemente tratta gli organi delle persone come dei meri pezzi di ricambio – a disposizione del regime cinese vi sia un’abbondanza di organi umani pronti, da trapiantare, ignota al resto della popolazione cinese.
Il Tribunale per la Cina (con sede a Londra) ha già rilevato che il prelievo forzato di organi è una pratica ampiamente diffusa in Cina, e i praticanti del Falun Gong – perseguitati brutalmente dal regime dal 1999 – sono la fonte principale. Ma il Partito ha tentato di censurare la conversazione tra i due presidenti: gli organi di propaganda cinesi hanno rimosso le clip con la “gaffe”, o hanno censurato l’audio con la musica nelle repliche. Putin però, ha poi dichiarato che «i moderni mezzi di supporto alla salute, la medicina e persino alcune chirurgie di trapianto d’organi permettono di sperare che la durata della vita attiva non sia come oggi», aggiungendo che la cosa «varia da Paese a Paese». Insomma, se da una parte la questione è stata deliberatamente occultata, dalla parte russa è stata confermata, seppur evidentemente, sforzandosi di “aggiustare il tiro”.
Il deputato statunitense Chris Smith, molto attivo contro le violazioni dei diritti umani, ha definito inquietante lo scambio informale e il modo casuale in cui è emerso il tema dei trapianti, commentando: «Mostra come la crudeltà non abbia limiti». Il deputato Smith ha interpretato queste parole come un messaggio di indifferenza. «Dal segretario Xi Jinping in giù, chiunque nel Partito comunista cinese è disposto a rubare organi altrui con la coercizione, per prolungare la propria vita. Non riesco a immaginare un atto più egoista e barbaro di questo», ha affermato. «Sono sfacciati nell’abusare degli altri per il loro volere e la loro longevità. Hanno una polizia segreta e il potere di incarcerare chiunque vogliano». Riferendosi a Putin, Smith ha aggiunto che «potrebbe essere o non essere in cattiva salute, ma vorrà avere a tutti i costi qualsiasi organo ritenga necessario». Ovviamente, il deputato americano ha chiarito che il trapianto volontario di organi è del tutto etico, ma che in Cina «non c’è nulla di volontario» sotto il regime comunista.
Smith ha poi ricordato di aver appreso per la prima volta nel 1998 che il regime cinese prelevava organi da prigionieri giustiziati, prima che il commercio di organi raggiungesse livelli «industriali». L’industria dei trapianti è esplosa (non a caso) in concomitanza con l’espansione della persecuzione del Falun Gong iniziata nel 1999. Gli ospedali cinesi pubblicizzano tempi di attesa di pochi giorni, cosa impossibile negli ospedali occidentali, e creano quindi un’attrattiva per turisti da Paesi come gli Stati Uniti, dove ottenere un organo richiede parecchio tempo. «In Cina, trovano e uccidono qualcuno che corrisponde ai tuoi antigeni, riducendo il rischio di rigetto dell’organo. Non ho mai visto nulla di simile, eccezione fatta per la Germania nazista».
«Il lato più perverso», ha aggiunto, è che lo stile di vita sano dei praticanti del Falun Gong – che meditano, non fumano, non bevono e seguono i principi di verità, compassione e tolleranza – li rende bersagli ideali per il prelievo di organi. «Si tratta di un genocidio contro il Falun Gong, come lo è contro gli uiguri». Sono molti, dice Smith, gli abusi orribili dei diritti umani nel mondo di oggi, «ma questo è tra i peggiori».
Finora cinque Stati Usa hanno approvato delle leggi per bloccare la copertura assicurativa per i trapianti di organi legati alla Cina. Smith ha sponsorizzato lo “Stop Forced Organ Harvesting Act”, che mira a punire i responsabili ultimi, gli intermediari e chiunque sia direttamente coinvolto nel prelievo forzato e il traffico di organi. Il disegno di legge è stato approvato alla Camera con 406 voti a favore e 1 contrario a maggio 2025. Il presidente della Camera Mike Johnson ha dichiarato il 3 settembre che le parole captate al microfono hanno dato «nuova urgenza» alla questione del prelievo forzato di organi del regime cinese, sottolineando di porre la legislazione «al primo posto nella lista delle priorità» e ha esortato il Senato ad «agire rapidamente» per approvare il disegno di legge.