«Oggi ricordiamo Aldo Moro e Peppino Impastato, due figure diverse, che hanno segnato la storia recente d’Italia, accumunate da un tragico destino: il 9 maggio 1978, persero la vita per mano di due delle forze oscure – le Brigate rosse e Cosa nostra – che hanno insanguinato la nostra nazione negli anni bui del terrorismo e della mafia», scrive su X il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
«Aldo Moro, uomo delle istituzioni, rapito e ucciso da chi voleva piegare lo Stato con la violenza e l’intolleranza ideologica. Peppino Impastato, assassinato per aver denunciato e sfidato a viso aperto e senza paura il potere mafioso. Due simboli, caduti per altro nel pieno di quegli “anni di piombo” che hanno segnato l’Italia con il sangue di troppi innocenti: servitori dello Stato, rappresentanti delle istituzioni, cittadini, giovani di diverse idee politiche», aggiunge. «Nel Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, rinnoviamo il nostro impegno a difendere la libertà, la giustizia e la legalità. La loro eredità ci ricorda che l’Italia non si piega davanti a chi semina morte e paura. Onoriamo il loro sacrificio, costruendo ogni giorno una nazione più forte, unita e libera. No alla violenza politica, di qualsiasi colore, e all’oppressione mafiosa», conclude la premier.