Fumata nera al primo giorno di negoziati di Istanbul

di Mirko Fadda
16 Maggio 2025 15:05 Aggiornato: 16 Maggio 2025 15:08

Conclusi i primi colloqui tra Kiev e Mosca dal 2022 a Istanbul. Assenti, come già si sapeva, i presidenti dei due Paesi e il presidente americano Donald Trump.

Il contenuto degli scambi non è stato ancora reso noto, ma un funzionario ucraino ha accusato la Russia di aver deliberatamente avanzato richieste territoriali «inaccettabili» per far fallire la trattativa, tra cui concessioni territoriali inaccettabili per l’Ucraina: «Le richieste russe sono fuori dalla realtà, e vanno ben oltre tutto quello che è stato discusso finora» puntualizza una fonte ucraina citata da Reuters.

Intanto nuove sanzioni alla Russia in arrivo dall’Ue: «Zelensky era pronto a incontrare Putin, ma il leader russo no. E questo mostra che noi dobbiamo aumentare la pressione, aumentando le sanzioni» ha dichiarato Ursula Von der Leyen, ribadendo che «Putin non vuole la pace».

Zelensky, dal summit della Comunità Politica Europea di Tirana, dice che il suo obiettivo principale «è il cessate il fuoco immediato e incondizionato», per poi  osservare che «la delegazione russa che è arrivata in Turchia è di basso livello» e non in grado «di decidere nulla», e chiede al mondo «nuove sanzioni».

La Russia starebbe inoltre cercando di “collegare” gli attuali negoziati con l’Ucraina a quelli di marzo 2022, ma secondo il capo di gabinetto dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina Andriy Yermak, «l’unica cosa che lega i negoziati è Istabul e niente di più». Secondo Yermak, che ha commentato la vicenda con un post su X, il vertice attuale è completamente diverso, e l’Ucraina non ha intenzione di permettere di nuovo quelle condizioni e quei precedenti che hanno portato a una guerra su così vasta scala.

Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha commentato l’evento sulla mancata presenza di Putin ai negoziati dicendo di contare che «la pace sia sempre più vicina» soprattutto grazie alla «determinazione del Santo Padre – che, dice Salvini – aprirà e illuminerà le coscienze». Salvini poi coglie l’occasione per ribadire la posizione anti-bellica della Lega: «c’è gente che continua a parlare di riarmo nucleare (come Macron) o di esercito europeo, o di missili e sommergibili» il che non aiuta certo il raggiungimento di una tregua, osserva il vicepresidente del Consiglio, che poi aggiunge: «conto che l’iniziativa di Trump e le parole del Santo Padre riavvicinino le parti».

Il ministro degli Esteri Tajani considera il vertice «difficile» e osserva come la Russia non sembri «molto intenzionata ad accelerare i tempi del dialogo con l’Ucraina – ma, conclude Tajani – noi continueremo a lavorare per la pace. La pace giusta. E daremo il massimo perché si possa chiudere una stagione di guerre».

 

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