«In gioco c’è l’equilibrio tra i poteri. Se il potere politico non deve mai poter parlare e criticare, mentre l’ordine giudiziario può liberamente criticare perché ritiene di essere in una posizione di preminenza, allora vi è squilibrio». Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, in un’intervista al Corriere della sera a proposito della denuncia del premier di un «disegno politico» delle toghe contro la riforma della giustizia. «Da più parti si è chiesto di ritirare la separazione delle carriere. In Parlamento ci sono state audizioni di tutti. Una maggioranza che aveva messo nel suo programma la separazione delle carriere, ha il dovere di attuarla», ha spiegato. «Non vedo imminente la battaglia referendaria. Il referendum non lo cerca la maggioranza, tutt’al più lo cerca l’opposizione non votando una riforma sulla quale, un tempo, anche molti a sinistra erano d’accordo. Ma gli italiani sanno decidere», ha aggiunto Foti. «Non è che la separazione delle carriere impedisca ai magistrati di controllare i politici. Non vedo alcuna lesione di diritti. O dobbiamo riaprire la pagina di un certo Csm?», ha concluso il ministro.

Tommaso Foti, foto-ritaglio da X.
Foti: giudici ci attaccano e noi dobbiamo tacere? Così c’è squilibrio tra poteri
8 Agosto 2025 14:53 Aggiornato: 8 Agosto 2025 15:53