«Sarebbe stato facile contestare a Urso la deplorevole strafottenza da Marchese del Grillo, con le scorte per saltare le file o le querele ai giornalisti che osano definirlo ‘Urss’. Noi, invece, gli abbiamo invece contestato la cosa più grave del suo operato, cioè la disastrosa gestione del Mimit. Eppure, la sua risposta è una sequela di numeri fasulli degna dell’Istituto Luce».
Lo ha detto Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva, nel corso del question time con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. «Visto che fa finta di dimenticarsene, gli ricordiamo l’interminabile lista dei suoi fallimenti: il caro voli, il caro energia, il carrello tricolore, il prezzo medio dei carburanti, la crisi dell’automotive, da lui aggravata invece che risolta, la crisi delle telecomunicazioni, la crisi dei call center, la crisi della produzione industriale calata di un anno dello 0,9 per cento, la crisi dei settori farmaceutico, chimico e dei trasporti, Transizione 5.0, il raddoppio del numero dei lavoratori coinvolti in crisi aziendali. E a tutto questo si devono aggiungere i dazi del loro ‘alleato’ Trump, che grazie al servilismo del ministro e di Giorgia Meloni non potranno che peggiorare ancora di più la situazione. Urso è peggio della grandine. La grandine fa meno danni», ha concluso.
