El Salvador-Usa, Rubio firma accordi su sicurezza, immigrazione, energia nucleare

di Agenzia Nova
4 Febbraio 2025 8:51 Aggiornato: 4 Febbraio 2025 8:51

Il segretario di Stato Usa Marco Rubio è stato ricevuto ieri a San Salvador dal presidente salvadoregno Nayib Bukele. Lo riferisce tramite una nota il dipartimento di Stato Usa, secondo cui l’incontro è stato «estremamente produttivo» e ha portato alla firma di numerosi accordi che «contribuiranno a rendere entrambi i Paesi più forti, più sicuri e più prosperi». Stando alla nota, gli accordi riguardano anzitutto il contrasto «delle ondate migratorie illegali di massa che stanno destabilizzando l’intera regione». Bukele ha accettato di riprendere tutti i membri salvadoregni dell’organizzazione criminale MS-13 che si trovano negli Stati Uniti illegalmente. Il presidente salvadoregno ha messo inoltre a disposizione degli Usa i penitenziari di El Salvador per trattenere immigrati illegali violenti, inclusi i membri della banda criminale venezuelana Tren de Aragua, anche se originari di altri Paesi della regione. «In un gesto straordinario mai esteso prima d’ora da alcun Paese – prosegue la nota del dipartimento di Stato – Bukele ha offerto di trattenere nelle sue carceri criminali americani pericolosi, inclusi cittadini e residenti legali statunitensi».

Rubio e il presidente Bukele hanno siglato inoltre un memorandum d’intesa sulla cooperazione nell’ambito del nucleare civile. Il segretario di Stato ha informato Bukele che gli Stati Uniti emetteranno una deroga per sbloccare gli aiuti a supporto del lavoro congiunto dei due Paesi per individuare i viaggiatori sospetti presso il Centro nazionale di analisi dei passeggeri (Cnap) di El Salvador, riprendere le operazioni del Gruppo di sicurezza delle frontiere (Cgif) di El Salvador e sostenere le agenzie e autorità salvadoregne che collaborano con le forze dell’ordine statunitensi. Il segretario Rubio ha anche discusso strategie «per contrastare l’influenza del Partito comunista cinese nell’emisfero, e per salvaguardare la sovranità e gli interessi di entrambi i Paesi e della regione».

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