Il 20 luglio 2025, la seconda amministrazione Trump ha raggiunto i sei mesi. Il primo mandato di Trump è stato un successo, motivo per cui ne ho sostenuto con convinzione il ritorno. Ma questa nuova esperienza, in appena un ottavo del tempo, ha già superato ogni aspettativa.
La chiusura immediata del confine tra Stati Uniti e Messico, dopo quattro anni di flussi incontrollati sotto l’amministrazione Biden, rappresenta uno dei risultati più clamorosi nella Storia presidenziale americana. Contrariamente agli allarmi dei notiziari, che prevedevano un crollo economico a causa della linea dura sul commercio, la Borsa di New York ha toccato livelli record proprio questa settimana, mentre i salari della fascia più bassa della popolazione crescono al ritmo più rapido degli ultimi 60 anni.
Con un altro presidente, la crisi con l’Iran di giugno si sarebbe probabilmente trasformata in una guerra per il cambio di regime, con enormi costi e perdite umane. Invece, grazie alla gestione equilibrata di Trump, gli Stati Uniti hanno colpito duramente il programma nucleare iraniano senza subire vittime, ottenendo persino un cessate il fuoco tra Iran e Israele.
Ripensando a questi sei mesi, però, non sono i grandi successi a colpirmi di più, ma i piccoli progressi. Sono le vittorie silenziose, lontane dai riflettori, a dimostrare quanto questa amministrazione sia determinata a smantellare il pensiero unico e la stagnazione che da decenni soffocano Washington. Trump sta facendo quello che molti repubblicani del passato avrebbero potuto e dovuto fare, ma non hanno mai avuto il coraggio di fare. Nel 1981, ad esempio, l’amministrazione uscente Carter ha ottenuto una sentenza che aboliva il test attitudinale per le assunzioni federali, considerato razzista. Né Reagan né i due Bush hanno tentato di ripristinare un sistema fondato sul merito. Per oltre 45 anni, le politiche di diversità, equità e inclusione hanno soppiantato il merito, logorando l’efficienza della pubblica amministrazione. Ora, l’amministrazione Trump sta finalmente riportando il merito al centro: un cambiamento radicale.
Da Harvard alla contea di Hennepin, si sta smantellando la discriminazione basata su razza e genere, radicata in America in violazione della Costituzione e dei valori tradizionali. I funzionari incaricati di promuovere le politiche di diversità, equità e inclusione vengono rimossi dalle agenzie federali, le forze armate adottano standard uniformi e al settore privato arrivano segnali chiari. Non si tratta di operazioni simboliche: è lo smantellamento sistematico di un’ideologia corrotta e antitetica ai valori fondanti dell’America.
Donald Trump avrebbe potuto limitarsi a qualche discorso sulla “tutela dello sport femminile”, come avrebbero fatto altri repubblicani. Invece, questa amministrazione ha agito concretamente per proteggere i minori dalla follia transgender, uno dei mali più gravi del nostro tempo. In tutta l’America, ospedali come il Children’s National Hospital di Washington, il Children’s Hospital di Los Angeles, il Lurie Children’s Hospital di Chicago e lo Stanford Medicine hanno interrotto la somministrazione di bloccanti della pubertà e gli interventi chirurgici su minori, sotto la pressione normativa dell’amministrazione Trump. Dove conta davvero, Trump sta difendendo i bambini da chi, vestendosi da medico, si comporta come un predatore.
Per anni, i repubblicani hanno criticato gli aiuti miliardari destinati all’estero, senza mai intervenire. Trump, invece, ha ridimensionato l’Agenzia per lo sviluppo internazionale (Usaid), trattenendo più risorse sul territorio nazionale. Lo stesso vale per i tagli ai finanziamenti a emittenti come Npr, Pbs e a Planned Parenthood: promesse mantenute dopo decenni di retorica.
Per quasi 20 anni, l’obbligo di togliersi le scarpe ai controlli aeroportuali è rimasto un esempio lampante di sicurezza teatrale. Eppure, le amministrazioni Bush, Obama e Biden l’hanno mantenuto. Trump lo ha abolito.
Mentre l’amministrazione Biden trattava le criptovalute come attività quasi criminali, Trump ha firmato il Genius Act, posizionando gli Stati Uniti alla guida di questo settore innovativo.
Non si tratta solo di proclami. Questa amministrazione opera con attenzione ai dettagli, mantenendo le promesse anche nelle questioni minori. Ha persino migliorato la portata e la pressione delle docce, un esempio apparentemente banale ma significativo. È questa cura per il buon senso e i particolari a garantire risultati concreti nei prossimi tre anni e mezzo. Un’amministrazione attenta ai dettagli del governo può davvero rendere grande l’America.
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