«Dobbiamo andare verso una maggiore diversificazione, ovviamente aprire velocemente a un nucleare di terza generazione, quarta generazione che verrà con la fusione, ma è l’unico modo per un continente che non ha materie prime, che può basarsi solo su rinnovabili, soprattutto al sud fotovoltaico, al nord, parlo del nord Europa, eolico, ma che non dà continuità». Lo ha detto l’ad di Eni Claudio Descalzi intervenendo alla quinta edizione del “Sustainable Future Energy Summit” organizzato da Class Cnbc Energia. Con «questi super datacenter e l’intelligenza artificiale e l’elettrificazione, dovremmo mettere moltissimi soldi nella rete, perché adesso abbiamo visto l’Olanda che è in attesa di migliaia e migliaia di allacciamenti perché la rete non è pronta, perché le rinnovabili creano uno stress alla rete, quindi ci vuole flessibilità e continuità».
