Crosetto: avvicendamento carica capo Stato maggiore Marina «passaggio di responsabilità»

di Agenzia Nova
6 Novembre 2025 15:05 Aggiornato: 6 Novembre 2025 15:06

Si è tenuta oggi a Civitavecchia, a bordo della Nave Trieste, la cerimonia di avvicendamento tra il capo di Stato maggiore della Marina militare uscente, ammiraglio Enrico Credendino, e il suo successore, l’ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, alla presenza del ministro della Difesa Guido Crosetto. Lo ha reso noto su X il ministero della Difesa. «La cerimonia di oggi è un passaggio di responsabilità che racchiude riconoscenza verso chi ha guidato la rotta e fiducia verso chi continuerà a tracciarla. Ammiraglio Credendino ha dedicato 45 anni della sua vita al mare. Immagino non sia semplice oggi lasciare il timone della sua amata Marina che ha saputo guidare unendo fermezza, tradizione e innovazione. Un percorso caratterizzato da nuovi traguardi e nuovi ambiti, come quello cyber e la dimensione subacquea, sempre in sinergia con le altre Forze armate», ha affermato Crosetto.Il servizio di Credendino, ha sottolineato Crosetto, «ha costantemente avuto come punto di riferimento le persone, ben sapendo che non bisogna mai trascurare la parte umana e affettiva dei militari. Perché a loro la Nazione chiede di più rispetto agli altri cittadini. Perché quando un militare perde la propria umanità, con essa perde i valori in cui crede e per cui è disposto a combattere. Grazie per la rotta tracciata». Rivolgendosi poi a Berutti Bergotto, Crosetto ha affermato: «A Lei che oggi prende il comando va il mio augurio più sincero. Questa cerimonia segna l’inizio del suo lavoro, che sarà fatto di scelte non facili, spesso dirimenti, che saranno rilevanti non solo per il futuro della Marina, ma anche del Paese. Un’importanza, quella delle Forze armate, di cui cresce sempre più la consapevolezza nell’opinione pubblica e per la quale dobbiamo sempre più impegnarci. Perché una reale cultura della difesa rende una democrazia completa». Crosetto ha infine concluso: «Le affido una Forza armata forte, composta da donne e uomini che non sono secondi a nessuno nel mondo. Ne abbia cura come un padre con i propri figli, perché è a loro che affidiamo la nostra difesa».


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