Criminalità giovanile, in 20 giorni oltre 62 mila persone identificate

di Agenzia Nova
13 Settembre 2025 12:04 Aggiornato: 13 Settembre 2025 16:04

Video: Polizia di Stato

Nella giornata di ieri si sono concluse le operazioni ad alto impatto finalizzate al contrasto della criminalità giovanile, condotte dalla polizia di Stato dal 22 agosto su tutto il territorio nazionale. Lo comunica una nota. Le attività, svolte dalle squadre mobili delle questure interessate, coordinate dal servizio centrale operativo e supportate da diversi equipaggi dei reparti Prevenzione crimine e degli Uffici territoriali, hanno riguardato giovani dediti principalmente, in gruppo o singolarmente, a reati contro la persona, il patrimonio o in materia di stupefacenti e di armi nonché responsabili di comportamenti illeciti che sfociano anche in forme di discriminazione e odio. In particolare, le investigazioni effettuate anche attraverso il monitoraggio del web e la successiva attività costituita da mirati controlli e perquisizioni svolte nei principali luoghi in cui si registra la presenza di minorenni e appena maggiorenni legati al contesto segnalato, hanno consentito di conseguire i seguenti risultati: sono state identificate 62.822 persone, di cui 10.605 minorenni, soprattutto in aree di spaccio, di cosiddetta “movida”, centri commerciali, esercizi commerciali e stabilimenti balneari.

Su 160 sono in corso verifiche per l’eventuale avvio delle procedure per l’adozione di misure di prevenzione, tra cui il divieto di accesso alle aree urbane; sono stati arrestati o sottoposti a fermo di indiziato di delitto 283 maggiorenni, per reati contro la persona, il patrimonio, in materia di sostanze stupefacenti e di detenzione illegale armi. Sono stati arrestati o sottoposti a fermo di indiziato di delitto 22 minorenni per reati contro la persona e il patrimonio, spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi; sono state eseguite ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari, ordini per l’esecuzione della pena e mandati di arresto europeo nei confronti di 81 maggiorenni e ordinanze di collocamento presso Istituti minorili di pena nei confronti di sei minorenni nonché della permanenza in casa nei confronti di un minorenne; sono stati denunciati in stato di libertà 1.110 maggiorenni e 180 minorenni per reati contro la persona, il patrimonio, in materia di sostanza stupefacenti e detenzione illegale di armi; sono stati controllati 829 immobili, tra cui 58 strutture di accoglienza per minori stranieri non accompagnati, 136 sale giochi e 464 esercizi commerciali.

Sono stati sequestrati 19 chili di cocaina, un chilo di eroina e 79 chili di cannabinoidi nonché quantitativi di sostanze stupefacenti e psicotrope tra cui shaboo, ecstasy, Mdma e benzodiazepine, unitamente a diversi bilancini di precisione; sono stati sequestrati due fucili, 36 pistole e munizionamento di diverso calibro; sono stati altresì sequestrati 89 coltelli e diversi oggetti atti a offendere o idonei alla commissione di reati contro la persona e il patrimonio, tra cui tra cui due katane, una mazza da baseball, un manganello telescopico, due bastoni sfollagente un bastone di metallo, un tirapugni di metallo, una bomboletta di spray urticante, due martelli, due taser, una catena di bicicletta, un passamontagna e diversi taglierini e strumenti atti allo scasso; sono stati recuperati numerosi oggetti provento di furto, soprattutto collanine d’oro, gioielli, orologi e cellulari, e sequestrate banconote false, bancomat e documenti di identità rubati o contraffatti nonché un tesserino contraffatto della Guardia di finanza; sono state elevate 425 sanzioni amministrative di diversa natura, in particolare per uso di sostanze stupefacenti e somministrazione di bevande alcoliche; sono stati monitorati 1.300 profili social, dei quali cinque inneggianti all’odio e alla violenza fisica, anche contro appartenenti alle Forze di polizia, nonché all’uso delle armi da fuoco e da taglio, che saranno segnalati alle competenti Autorità giudiziarie per l’eventuale oscuramento. Alcuni dei giovani coinvolti appartengono a gruppi riconducibili ai cosiddetti “maranza”.


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