L’Italia è un Paese marittimo «che deve la propria economia prevalentemente alla possibilità del libero utilizzo del mare. Un mare sicuro è un mare poco costoso. La Marina lo rende sicuro, è una costola fondamentale del cluster marittimo nazionale e la sua utilità ha un impatto immediato sulla nostra economia». Lo ha detto l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato maggiore della Marina Militare, a margine del Summit nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, in corso a Roma. «Quando si costruisce una nave militare, quello che si investe per l’85% rientra in Italia. Lavoriamo con il cantiere, quindi sono investimenti nazionali, e vengono attivati i posti di lavoro. Ci vogliono quattro anni per costruire una nave militare» e in questo periodo «si attiva un grande ridotto. Quindi c’è un impatto diretto anche sul nostro Pil», ha spiegato.
L’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare, a margine del Summit nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, in corso a Roma.