Conte: inaccettabile aumento spese senza progetto strategico

di Agenzia Nova
30 Giugno 2025 10:31 Aggiornato: 30 Giugno 2025 10:31

Aumentare le spese militari «senza un progetto strategico e con impegni assolutamente insostenibili rispetto alle priorità degli italiani» è «inaccettabile». Lo ha detto il presidente del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte, nel corso di un’intervista a La Stampa. «Io – ha aggiunto – non ci sto a essere definito antimilitarista. Ricordo che anche io al governo ho aumentato le spese militari dall’1,2 all’1,4 per cento. Ma per un miliardo e poco più di aumento di spesa militare abbiamo stanziato 12 miliardi per la sanità e 8,5 per la scuola. Non escludo che si possa parlare di eventuali aumenti in difesa», ma è «inaccettabile il ‘come’. Al posto di Meloni avrei tirato fuori il carattere e mi sarei battuto con orgoglio. Se si va solo a dire ‘signor sì’ non si fa un negoziato. Si firma una resa. Siamo sull’orlo del disordine globale e l’unica proposta che passa è l’aumento della spesa in armi, senza definire prima obiettivi, vincoli, modalità. Solo per accontentare Trump come ha ammesso Mark Rutte nel suo imbarazzante messaggio. Non bisogna farsi ritrovare isolati ma costruire un fronte contrapposto. Trump, legittimamente, fa gli interessi del suo Paese. Ma sposando la sua stessa logica io avrei lealmente contrapposto ai suoi gli interessi dell’Italia e degli altri Paesi che queste spese non se le possono permettere. Mica siamo la Germania che ha una capacità fiscale pazzesca, un welfare solido e stipendi base molto più alti dei nostri. Noi invece – ha aggiunto l’ex premier – abbiamo i salari tra i più bassi d’Europa e abbiamo 5,7 milioni di persone in povertà assoluta. In questo quadro è assurdo sottoscrivere impegni di spesa aggiuntiva in armi per 445 miliardi con la Nato e 800 miliardi per il riarmo europeo».

Conte osserva che «la contrapposizione Welfare-sicurezza è nei fatti. Dove li prendiamo i soldi? O affami gli italiani oppure non rispetti gli impegni sottoscritti, confermando il luogo comune della solita Italietta inaffidabile. Le firme di Meloni, dal patto di stabilità al piano di riarmo, all’aumento al cinque per cento in sede Nato, sono un irresponsabile tradimento dell’interesse nazionale. Senza neppure un voto democratico. Coi soldi che finiscono nelle tasche dei mercanti di morte si potrebbero costruire ospedali e scuole. E invece si distruggono quelli già costruiti. Buttare soldi in armi illudendo i nostri cittadini che avranno più sicurezza è la dimostrazione del declino europeo. L’unica scelta politica che ha senso è accelerare sulla difesa europea. Solo così avremmo razionalizzazione di spesa ed eviteremmo costi aggiuntivi facendo un salto sul piano politico. E solo così l’Europa potrebbe recuperare terreno sul piano della perduta leadership», ha concluso Conte.


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