Confindustria-Enea: 117 mila nuovi occupati nel nucleare

di Agenzia Nova
16 Luglio 2025 16:33 Aggiornato: 16 Luglio 2025 17:16

Il programma nucleare disegnato da Confindustria ed Enea promette numeri importanti per il lavoro e l’economia. I tecnici stimano infatti fino a 117 mila nuovi occupati, 39 mila dei quali direttamente impiegati nella filiera atomica. Una leva occupazionale che si appoggia su un tessuto industriale già vivo: più di 70 aziende italiane operano con continuità nel comparto e rappresentano, secondo gli autori, «una solida base» da cui far crescere capacità di produzione, manutenzione e ricerca. Per trasformare queste potenzialità in risultati servono però due azioni chiave. La prima è varare un Piano di ricerca nucleare che favorisca innovazione e trasferimento tecnologico lungo tutta la catena di valore, dai componenti per gli Smr ai sistemi avanzati di monitoraggio. La seconda riguarda la formazione: università, Its e imprese dovranno unire le forze in un percorso didattico multilivello, con un’attenzione particolare alla sicurezza. «Il capitale umano è il vero reattore del progetto», si legge nel rapporto, che invita il governo ad adottare una visione di lungo periodo.

Accanto alle competenze, sarà decisiva anche la comunicazione. Gli estensori del documento chiedono campagne informative pervasive per colmare la carenza di conoscenza che ancora frena il dibattito pubblico sul nucleare. Solo un’opinione pubblica consapevole – è la tesi – può sostenere un programma di così ampia portata. Sul fronte macroeconomico, Confindustria ed Enea stimano un effetto leva pari al 2,5 per cento del Pil grazie a investimenti, export e minori importazioni di energia. La filiera nazionale punta inoltre a farsi valere sui mercati esteri, offrendo componenti e servizi per reattori Smr e Amr. Per accelerare la roadmap, il rapporto suggerisce incentivi fiscali mirati e meccanismi di sostegno alla domanda di energia a basso impatto.


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times