Casa Bianca ridimensiona rapporto mondiale sui diritti umani

di Agenzia Nova
13 Agosto 2025 15:35 Aggiornato: 13 Agosto 2025 15:35

L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Trump ha ridimensionato e ammorbidito in modo significativo il Rapporto 2024 sui diritti umani del dipartimento di Stato, eliminando o attenuando le critiche verso Paesi alleati come El Salvador e Israele, storicamente accusati da organizzazioni non governative di gravi violazioni dei diritti umani.

Nella nuova versione del rapporto, molto più breve, scompaiono in gran parte i riferimenti ai diritti Lgbtqi, alla crisi umanitaria e al bilancio delle vittime a Gaza, così come le accuse a El Salvador di omicidi extragiudiziali, torture e condizioni carcerarie disumane, presenti invece nel rapporto dello scorso anno. Sul Paese centroamericano, il documento afferma: «Non ci sono stati credibili rapporti di gravi abusi», in netto contrasto con l’edizione precedente.

Il testo sposta invece l’attenzione sul peggioramento della libertà di espressione in Europa e aumenta le critiche a Brasile e Sudafrica. Anche la guerra in Ucraina viene definita «guerra Russia-Ucraina», attenuando la condanna a Mosca. Secondo fonti interne, il rapporto – la cui pubblicazione è stata ritardata di mesi – è stato rielaborato per allinearne i contenuti alla visione e alle politiche dell’amministrazione presidenziale in carica, introducendo nuove categorie come «Vita e Libertà» e «Sicurezza della persona». Per i critici, tra cui l’ex funzionario del dipartimento di Stato Josh Paul, il documento è «più simile a propaganda sovietica che a un prodotto di un sistema democratico». La portavoce del dipartimento di Stato Tammy Bruce ha replicato che la revisione è servita a migliorarne la leggibilità e a rimuovere «asserzioni politicamente faziose».


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