Il governo Meloni «ha tracciato fin da subito una rotta chiara: sostenere il lavoro, rafforzare la competitività delle imprese, valorizzare il patrimonio industriale e produttivo». Così Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, a margine del suo intervento in rappresentanza del governo al Family Business Forum 2025.
«In questo percorso, le imprese a conduzione familiare hanno un ruolo fondamentale: sono realtà che non solo generano valore economico, ma rappresentano un modello di responsabilità sociale e di resilienza, capace di affrontare con successo le sfide e i cambiamenti di questa epoca. Sono un pilastro del nostro tessuto economico e produttivo, con la loro capacità di coniugare tradizione e innovazione, di tramandare valori e competenze, e di incarnare appieno l’anima del made in Italy», ha aggiunto. «Abbiamo messo in campo politiche strutturali per sostenere questo modello vincente – ha precisato – a partire dal Fondo strategico nazionale del made in Italy, con una dotazione iniziale di un miliardo di euro, fino alle agevolazioni fiscali e finanziarie per incentivare l’internazionalizzazione e l’innovazione. E abbiamo istituito la Giornata nazionale del made in Italy, per dare riconoscimento e promuovere l’eccellenza italiana».
«Oggi siamo il quarto esportatore mondiale e con 305,4 miliardi di euro abbiamo segnato il record dell’export verso i Paesi extra Ue; abbiamo un saldo commerciale positivo e l’export agroalimentare ha raggiunto i 67 miliardi. Numeri che parlano chiaro: il made in Italy cresce grazie all’impegno delle nostre imprese, supportate da un governo che crede fortemente nel modello di qualità, bellezza e identità che esse rappresentano nel mondo. In questo scenario, le “imprese familiari” rappresentano il cuore pulsante del nostro tessuto produttivo. Realtà capaci di coniugare tradizione, innovazione, valori e competenze. Ed è proprio in queste realtà, mi sento di dire, che si riconoscono maggiormente i valori profondi della nostra nazione, in storie, in conoscenze che passano di padre in figlio, capaci di generare eccellenze e nuove economie».