Con l’approvazione del disegno di legge 1407 «si compie una svolta storica: dopo oltre 70 anni, si dà finalmente piena attuazione all’articolo 46 della Costituzione, che sancisce il diritto dei lavoratori a collaborare alla gestione delle aziende, partecipando alla vita economica e sociale dell’impresa».
Lo ha detto il senatore e capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri e Difesa, Michele Barcaiuolo. «Il decreto, che nasce da una proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dalla Cisl – ha aggiunto –, rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma, che supera la vecchia contrapposizione tra capitale e lavoro e restituisce centralità a chi contribuisce ogni giorno alla crescita del Paese. Con questo provvedimento si introducono strumenti concreti per la partecipazione gestionale, economica, organizzativa e consultiva dei lavoratori. Parliamo di un nuovo modello di governance aziendale che promuove la corresponsabilità, valorizza il merito e rafforza il dialogo tra impresa e lavoro, stimolando innovazione e coesione sociale. Non è un intervento simbolico, ma una riforma strutturale che punta a migliorare la produttività, la qualità dei luoghi di lavoro e il legame diretto tra chi investe, chi produce e chi decide. Il nostro obiettivo è che i lavoratori possano sentirsi protagonisti della vita dell’impresa, non con vecchie formule ideologiche che appartengono al passato, ma con strumenti concreti, moderni e sostenibili, capaci di coniugare competitività, merito e giustizia sociale», ha concluso Barcaiuolo.