Diverse decine di cittadini italiani sono stati rimpatriati nelle ultime ore dalle autorità egiziane, dopo essere giunti nel Paese con l’intenzione di partecipare alla “Global March to Gaza”, iniziativa internazionale di solidarietà con la popolazione palestinese della Striscia. Secondo quanto appreso da Agenzia Nova, i provvedimenti hanno incluso sia espulsioni dirette all’arrivo negli aeroporti egiziani, sia interventi successivi presso strutture alberghiere del Cairo e di altre località dove i partecipanti erano stati identificati. Al momento, non esistono cifre ufficiali o consolidate sul numero complessivo di cittadini italiani coinvolti, ma secondo le informazioni raccolte da Nova si tratterebbe di circa un centinaio di persone, giunte nel Paese nel quadro della mobilitazione globale lanciata da organizzazioni pro-palestinesi e della società civile.
La situazione è ancora in evoluzione e non si escludono ulteriori misure nelle prossime ore. L’iniziativa, che punta a raggiungere la Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah, è stata fortemente scoraggiata dalle autorità egiziane, che nelle ultime ore hanno ribadito l’impossibilità di accedere alla zona di confine senza autorizzazioni ufficiali. Parallelamente, una carovana terrestre composta da attivisti provenienti da Algeria, Marocco, Tunisia e Libia è giunta nell’area di Zliten (Libia occidentale) dopo aver attraversato la Piazza dei martiri a Tripoli con l’intenzione di attraversare il confine egiziano. Attualmente il convoglio è in marcia verso la città libica di Misurata. Secondo quanto riportato da fonti stampa arabe, tra i partecipanti si conterebbero anche elementi radicali o potenzialmente legati a reti jihadiste, circostanza tuttavia non verificata in modo indipendente. Le autorità egiziane hanno impedito l’ingresso alla carovana, ribadendo che qualsiasi iniziativa transfrontaliera dev’essere coordinata tramite canali diplomatici e istituzionali.
Alla marcia partecipano «1.700 persone provenienti da circa 24 Paesi», secondo quanto detto da fonti informate a Nova, che hanno precisato che un convoglio di circa 100 auto e 18 autobus partito dalla Tunisia è già arrivato nei pressi della città libica di Misurata. In base a quanto affermato da alcune fonti, sarebbero circa 150 gli italiani che partecipano alla mobilitazione. Tra i partecipanti alla «Global March to Gaza» già fermati dalle autorità aeroportuali del Cairo, vi sono 40 algerini – tra cui tre avvocati – secondo quanto dichiarato dal legale algerino Fatiha Ruibi al quotidiano egiziano online «Mada Masr». Le autorità aeroportuali del Cairo avrebbero inoltre respinto più di dieci membri della delegazione marocchina, arrivata ieri per partecipare alla marcia. In base a quanto appreso da «Nova», alcuni dei partecipanti alla marcia sono arrivati negli alberghi che avevano prenotato per aspettare il convoglio proveniente dalla Tunisia, ma sono stati fermati e rimpatriati nei loro Paesi d’origine