Le aziende occidentali di logistica e tecnologia, impegnate negli aiuti internazionali all’Ucraina, sono nel mirino di un’unità di guerra informatica russa. È quanto emerge da un avviso diramato il 21 maggio dall’Agenzia per la sicurezza informatica e delle infrastrutture, in collaborazione con diverse autorità internazionali, che invita a intensificare il monitoraggio e rafforzare le difese di rete. L’allerta è stata sottoscritta da 21 agenzie internazionali, tra cui quelle di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania.
Nel panorama della sicurezza informatica, questa unità militare 26165 ¬ conosciuta a livello internazionale con altri nomi come Apt28, Fancy Bear, Forest Blizzard e BlueDelta ¬ agisce sotto la Direzione principale dell’intelligence dello Stato maggiore russo ed è in grado di incidere direttamente sulla capacità operativa dei Paesi coinvolti. Gli attacchi hanno preso di mira organizzazioni governative e imprese private in settori strategici, come l’industria della difesa, i servizi informatici, la gestione del traffico aereo, le attività marittime e i nodi logistici, quali aeroporti e porti. I soggetti colpiti si trovano in 13 Paesi: Ucraina, Stati Uniti, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Moldavia, Paesi Bassi, Polonia, Romania e Slovacchia.
Secondo l’indagine annuale sulla valutazione delle minacce, negli ultimi dieci anni la Russia ha acquisito esperienza nell’esecuzione di attacchi informatici attraverso la continua compromissione delle reti ucraine. Le avanzate capacità informatiche di Mosca e i precedenti tentativi di accedere a infrastrutture critiche statunitensi «la rendono una minaccia persistente per l’intelligence e gli attacchi informatici». L’integrazione di operazioni cibernetiche con azioni militari in tempo di guerra rappresenta, secondo l’indagine, un punto di forza unico della Russia, che potrebbe amplificare ed estendere l’impatto combinato oltre obiettivi americani.
