Abc News ha deciso di interrompere il rapporto con lo storico corrispondente Terry Moran, ritenendo che un suo recente post sui social – poi cancellato – abbia violato le regole interne della redazione e compromesso i principi di integrità giornalistica. Nel messaggio incriminato, Moran aveva definito il presidente Donald Trump un «odiatore di prim’ordine» e attribuito all’alto consigliere Stephen Miller la responsabilità di alimentare il movimento trumpiano con la propria «bile». Miller avvea commentato le parole di Moran descrivendolo come un «radicale travestito da giornalista».
In una nota diffusa il 10 giugno, un portavoce di Abc News ha confermato la decisione di non rinnovare il contratto con Moran, precisando che il contenuto del post non era compatibile con gli standard professionali richiesti ai giornalisti dell’emittente: «Siamo giunti al termine del nostro accordo con Terry Moran e, alla luce del suo recente post – che rappresenta una chiara violazione delle politiche aziendali – abbiamo deciso di non proseguire», si legge nel comunicato. «Abc News richiede ai propri giornalisti il massimo livello di obiettività, correttezza e professionalità, e resta impegnata a offrire un’informazione chiara e affidabile».
Moran per oltre vent’anni aveva seguito campagne elettorali, sentenze della Corte Suprema, conflitti internazionali e gli eventi successivi all’11 settembre.
Lo scorso aprile, aveva realizzato un’intervista esclusiva a Trump nello Studio Ovale. L’incontro era stato caratterizzato da momenti di tensione, in particolare su un caso di cronaca riguardante Kilmar Abrego Garcia, cittadino salvadoregno espulso dagli Stati Uniti e poi rientrato illegalmente, ora rinviato a giudizio per traffico di migranti. Trump aveva mostrato un tatuaggio per sostenere l’appartenenza di Garcia alla banda MS-13, ma Moran aveva contestato l’autenticità dell’immagine, ritenendola manipolata digitalmente. Poche settimane dopo, il giornalista aveva pubblicato il post oggetto di contestazione, che ha portato la Casa Bianca a chiedere chiarimenti all’emittente e, successivamente, alla fine del rapporto con Moran. Il giornalista Non ha finora rilasciato dichiarazioni sulla vicenda.
Trump, pur non avendo commentato pubblicamente il post, aveva già criticato duramente Moran durante l’intervista, accusandolo di aver fornito un’informazione fuorviante sul caso Garcia. «È per questo che la gente non crede più alle notizie: perché sono false», si era sfogato il presidente degli Stati Uniti, definendo Moran un giornalista disonesto.
Non si tratta del primo caso in cui una dichiarazione giornalistica provochi attriti tra Abc e il presidente degli Stati Uniti. Nel 2024, l’emittente e il conduttore George Stephanopoulos avevano raggiunto una transazione da ben 15 milioni di dollari in una causa per diffamazione intentata da Trump, dopo che Stephanopoulos aveva affermato in diretta che il presidente era stato «riconosciuto colpevole di stupro» da una giuria federale.