Italia e Germania sotto pressione per l’aumento della spesa militare

di Redazione ETI/Reuters
19 Maggio 2025 7:55 Aggiornato: 19 Maggio 2025 14:37

Aumentare la spesa per la difesa è l’obiettivo che spetta a tutti i membri della Nato intenzionati a colmare il divario con gli alleati, hanno dichiarato venerdì i ministri della Difesa di Italia e Germania, storicamente tra i Paesi con gli investimenti più bassi, al termine di un incontro con i colleghi europei.
Pistorius e Crosetto hanno parlato dopo il vertice a Roma con i ministri della Difesa di Polonia, Francia e Regno Unito.

Gli alleati della Nato sono stati messi sotto pressione dagli Stati Uniti per raggiungere l’obiettivo di spesa per la difesa pari al 5% del Pil nei prossimi dieci anni, un aumento significativo rispetto all’attuale obiettivo del 2%.
«Spetta a tutti gli Stati Nato in Europa e oltre colmare queste lacune, indipendentemente dal fatto che questo comporti una spesa del 2,5%, 3% o 3,5%», ha dichiarato Pistorius.

Sul raggiungimento degli obiettivi di capacità, Pistorius ha precisato: «Questo costerà certamente più del 2%. Penso intorno al 3% o anche di più», ha dichiarato il ministro tedesco, evitando di menzionare un target preciso nel dibattito su quanto i Paesi Nato dovrebbero spendere per la difesa.
Aumentare la spesa militare è un tema delicato per l’Italia, già gravata da un alto debito. Il governo era sotto l’obiettivo del 2% nel 2024, ma prevede di raggiungerlo entro quest’anno includendo elementi come le pensioni dei militari, prima escluse.

Secondo le stime della Nato, la spesa per la difesa della Germania si è attestata al 2,12% del Pil lo scorso anno, in crescita rispetto all’1,19% del 2014.
Crosetto, ha sottolineato che Italia e Germania devono fare di più. «Negli ultimi anni non abbiamo investito nella difesa quanto altre nazioni; non pensavamo fosse così importante e necessario, ma ora lo abbiamo capito», ha dichiarato il ministro della Difesa.

 

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