Conte: le «giravolte» della Meloni a livello internazionale si pagano caro

di Agenzia Nova
18 Maggio 2025 9:59 Aggiornato: 18 Maggio 2025 11:00

L’Italia deve sempre sedersi ai tavoli per far valere le sue proposte. Il problema della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, «sono le sue tante giravolte, le inutili furbizie che possono reggere qui in Italia, dove lei si avvale di media compiacenti. A livello internazionale invece le giravolte si pagano pesantemente». Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, in un’intervista al «Corriere della Sera». «Di fatto sono tre anni che hai l’elmetto in testa, con tanto di bacio in fronte da Biden. E ora che è arrivato Trump ti fingi all’improvviso colomba, mentre nei fatti mandi l’undicesimo pacchetto di armi in Ucraina e sottoscrivi il piano di riarmo a favore della Germania. Con chi stai, Meloni? Con i guerrafondai? Con Trump? O a metà strada? Così appari a tutti inaffidabile e finisci per scomparire», ha rimarcato.

«Se Meloni fosse coerente dovrebbe dire che anche Trump sta spaccando l’Occidente, visto che venerdì era a colloquio con i Volenterosi. La verità è che anche lui l’ha snobbata», ha affermato il leader M5s, che ha precisato: «Anche io mi sono trovato a contrastare spesso Macron, ma non ho mai fatto dispetti per difendere la mia personale immagine. Meloni ha fatto una figuraccia, ha diffuso una fake news e Macron l’ha smentita, chiarendo che al tavolo non si è parlato di invio di truppe. Esattamente come ha fatto Merz a Roma».

Conte si è poi espresso sul fallimento dei colloqui di Istanbul sull’Ucraina: «Dopo tre anni di fallimenti che il fronte occidentale ha accumulato sul terreno di battaglia, oggi Putin ha maggiore potere negoziale. Ma dobbiamo rimanere tutti concentrati per il solo obiettivo di porre fine a questa guerra».

«Non giustifico Putin, che ho sempre condannato. Dico che la nostra forza negoziale si è indebolita a causa della strategia folle delle armi a oltranza per tre anni, sostenuta da leader come Meloni che hanno scommesso sulla vittoria militare dell’Ucraina», ha concluso.

 

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