Nvidia e Amd portano l’Ia in Arabia Saudita

di Mirko Fadda
21 Maggio 2025 15:09 Aggiornato: 21 Maggio 2025 15:09

Diversi colossi tecnologici americani stringeranno accordi sull’intelligenza artificiale in Medio Oriente, durante la visita di Trump nei Paesi del Golfo. Il Presidente ha assicurato affari da oltre 600 miliardi di dollari – con investimenti per migliaia di miliardi come obiettivo nel prossimo futuro – per le aziende statunitensi in Arabia Saudita.

Secondo Reuters, tra gli accordi più rilevanti spicca la vendita di centinaia di migliaia di chip per l’Ia in Arabia Saudita da parte di Nvidia, con una prima tranche di 18 mila dei suoi nuovi processori “Blackwell” destinata a Humain, una startup saudita che offre servizi Ia, lanciata dal principe ereditario Mohammed bin Salman.

Nvidia e Humain utilizzeranno le piattaforme dell’azienda californiana per posizionare l’Arabia Saudita come leader mondiale dell’intelligenza artificiale e del cloud computing.
Le due aziende hanno annunciato la costruzione di strutture per l’Ia con una capacità fino a 500 megawatt, dotate di centinaia di migliaia dei più avanzati processori grafici di Nvidia, da implementare nei prossimi cinque anni. «L’intelligenza artificiale ha bisogno di molta energia, e l’Arabia Saudita ha le risorse per alimentare questa rivoluzione», ha dichiarato Jen-Hsun Huang, amministratore delegato di Nvidia.

Anche Amd, azienda rivale di Nvidia, ha annunciato un accordo con Humain, firmando una collaborazione da 10 miliardi di dollari. Lisa Su, amministratore delegato di Amd, ha dichiarato che l’accordo permette di «costruire una piattaforma di Ia di rilevanza mondiale, che offre prestazioni senza precedenti».
L’accordo con Amd mira a evitare la dipendenza di Humain da un unico fornitore di hardware per l’Ia, ha spiegato Keith Strier, vicepresidente dei mercati mondiali di Ia di Amd. «Oggi, oltre a sviluppare infrastrutture, i Paesi comprendono l’importanza di farlo in modo resiliente e diversificato», ha precisato.

La Casa Bianca ha inoltre dichiarato che la società saudita DataVolt investirà 20 miliardi di dollari in data center per l’Ia e infrastrutture energetiche negli Stati Uniti. Ulteriori investimenti da 80 miliardi di dollari in tecnologie avanzate in entrambi i Paesi arriveranno da Alphabet (Google), DataVolt, Oracle Corp, Salesforce Inc, Amd e Uber.
Per quanto riguarda invece gli Emirati Arabi Uniti, secondo quanto riportato dal New York Times, l’amministrazione Trump è vicina a un accordo per consentire al Paese di acquistare grandi quantità di chip per l’Ia di Nvidia.

IL “CAMBIO DI ROTTA” DI NVIDIA

Il panorama consumer dei processori grafici sembrerebbe essere invece completamente dominato da Nvidia, con Amd che ha “rinunciato” a coprire la fascia alta delle schede video. La nuova Rtx 5060 avrà soltanto 8gb di Vram, lasciando gli acquirenti target senza una (almeno per ora) migliore scelta, o quanto meno più economica, in attesa delle nuove schede targate Amd.

Ma l’azienda californiana ormai sembra essere sempre più interessata a produrre chip per le grandi aziende che per il consumatore medio. Al Computex, la fiera tecnologica di Taiwan in programma dal 20 al 23 maggio, i riflettori saranno puntati ancora una volta sull’amministratore delegato di Nvidia, e sulle ultime novità dell’intelligenza artificiale, così come sull’impatto destabilizzante dei nuovi dazi americani.

Il Computex 2024. Foto: REUTERS/Ann Wang/File Photo

La fiera, con 1400 espositori, rappresenta il primo grande raduno dei grandi esponenti del settore informatico in Asia da quando Trump ha minacciato di imporre i dazi, spingendo le aziende a incrementare la produzione negli Stati Uniti.

«Se l’anno scorso il tema principale erano i Pc con le Ia, quest’anno si parlerà probabilmente di collaborazioni, spinte dalla macroeconomia», ha dichiarato Ian Cutress, analista capo della società di consulenza More Than Moore.

Advantech, il principale produttore mondiale di computer industriali con sede a Taiwan, tornerà alla fiera dopo un’assenza di dieci anni, per presentare le novità dell’intelligenza artificiale. Il presidente K.C. Liu ha dichiarato che Huang ha contribuito a trasformare la fiera, spostando l’attenzione dai prodotti di consumo, come i laptop e le schede video, verso tecnlogie più avanzate esclusivamente dedicate alle grandi aziende. «Taiwan è cambiata», ha affermato Liu. «L’intero settore si orienta ormai verso l’Ia, non basta più concentrarsi solo sui prodotti da vendere direttamente al consumatore».

 

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