Urso: per Ex Ilva si avanti con l’offerta azera, in arrivo 100 milioni

di Agenzia Nova
14 Maggio 2025 11:15 Aggiornato: 14 Maggio 2025 11:15

Una delegazione del ministero delle Imprese e del Made in Italy è stata in Azerbaigian «proprio mentre io mi recavo a Taranto per inaugurare il Tecnopolo del Mediterraneo. Ha avuto interlocuzioni molto costruttive, riscontrando da parte di Baku Steel un interesse concreto e la conferma della volontà di portare avanti il percorso di acquisizione».

Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un’intervista a Il Sole 24 Ore. «Si è entrati nel merito degli adempimenti tecnici e industriali necessari a consolidare un piano di rilancio serio e pienamente orientato alla decarbonizzazione. Stiamo lavorando per garantire che ogni passaggio risponda a criteri di sostenibilità, innovazione tecnologica e tutela occupazionale. Certo, quanto accaduto in questi giorni non depone bene. Per questo spero che siano dati segnali positivi, costruttivi e responsabili da parte di tutti, soprattutto in questa fase così delicata e decisiva», ha sottolineato Urso, che ha aggiunto: «Stiamo lavorando con Baku Steel per definire un quadro di incentivi che rispetti pienamente il regime europeo degli aiuti di Stato».

«Gli azeri hanno chiaramente espresso il loro desiderio di una presenza della componente pubblica in questa operazione. Il ruolo di Invitalia sarà cruciale per il successo della cessione e la percentuale di partecipazione in minoranza verrà definita in base agli accordi finali che saranno assunti con Baku Steel. Riteniamo di poter procedere a breve con il decreto legge che formalizzerà le modalità di partecipazione, utilizzando gli strumenti già a disposizione e secondo una percentuale concordata con gli investitori azeri», ha annunciato il ministro. «Come confermato anche dall’azienda ieri le risorse stanno arrivando. Insieme al ministero dell’Economia e delle Finanze abbiamo finalizzato il passaggio decisivo per sbloccare i 100 milioni di euro destinati all’integrazione del prestito ponte, che aveva già ottenuto il via libera della Commissione, e siamo ora nelle fasi finali dell’iter amministrativo per l’erogazione. Con la terna commissariale stiamo lavorando per garantire che queste risorse possano assicurare continuità produttiva e stabilità operativa da qui alla cessione dell’azienda», ha precisato.

«Quanto accaduto all’altoforno 1 – che come chiarito dalla stessa Procura sembra imputabile alle diverse valutazioni dell’Arpa – non modifica in alcun modo la volontà del governo di portare avanti il rilancio dello stabilimento nel percorso della piena decarbonizzazione» ha evidenziato Urso. «Il governo è fortemente impegnato nel sostenere la ripresa economica della Puglia attraverso investimenti strategici e una politica industriale mirata. Il rilancio dell’ex Ilva è strettamente connesso a un piano di sviluppo più ampio che interesserà l’intero territorio», ha spiegato il ministro in un’intervista al «Quotidiano di Puglia». «Il tavolo con le aziende che ci hanno manifestato progetti di investimento a Taranto, che ho convocato per lunedì prossimo, sarà l’occasione per affrontare questi temi in maniera coordinata, valorizzando anche il ruolo fondamentale delle istituzioni locali».

 

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