Le Borse hanno registrato un rialzo dopo che Stati Uniti e Cina hanno concordato una riduzione temporanea dei dazi. L’indice Dow Jones Industrial Average, che raccoglie le principali blue chip, è salito di 1160 punti, pari al 2,8%. L’indice ha recuperato quasi tutti i cali del 2025 e al momento è in calo di meno dell’1% da inizio anno.
Il Nasdaq Composite è sta per uscire dal mercato ribassista. A inizio settimana ha guadagnato quasi 780 punti, pari al 4,35%, ma da inizio anno resta in calo di oltre il 3%.
L’indice S&P 500, è cresciuto invece di circa 200 punti, pari al 3,3%, ed è in calo di circa lo 0,7% nel 2025.
Gli investitori sono entusiasti per la decisione delle due maggiori economie mondiali di ridurre temporaneamente i dazi. «I mercati stanno reagendo in modo estremamente positivo alla notizia che l’amministrazione Trump ha utilizzato i dazi come strategia di negoziazione», ha dichiarato Chris Zaccarelli, responsabile degli investimenti presso Northlight Asset Management. «Questo fatto rappresenta un cambiamento significativo per i mercati e dovrebbe proseguire il processo di ripresa iniziato con la pausa di 90 giorni dei dazi del 2 aprile».
Gli Stati Uniti ridurranno i dazi sulle importazioni cinesi dal 145% al 30%, e il regime cinese invece abbasserà i dazi sui beni statunitensi dal 125% al 10%. Pechino abbatterà anche le barriere commerciali, come ha confermato il Presidente Trump. Tuttavia, l’accordo non è ancora stato finalizzato. «Dobbiamo solo metterlo per iscritto», ha dichiarato Trump ai giornalisti il 12 maggio. «Ma hanno acconsentito ad una maggiore apertura della Cina».
In un’intervista a Squawk Box di Cnbc, il ministro del Tesoro Scott Bessent ha confermato che incontrerà i funzionari cinesi «nelle prossime settimane» per «evitare pressioni e rialzi sui dazi». Il ministro ha affermato: «Ora abbiamo un punto di incontro, che abbiamo informalmente chiamato ‘Meccanismo di Ginevra’».
Questo sviluppo segue di pochi giorni l’annuncio di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Regno Unito, che riduce i dazi su vari prodotti e migliora l’accesso reciproco al mercato per diversi settori. Entrambi gli accordi sottolineano che i dazi di base resteranno in vigore, come dichiarato dal ministro del Commercio Howard Lutnick. «Ci aspettiamo che un dazio base del 10% rimanga in vigore per il prossimo futuro», ha spiegato Lutnick in un’intervista a State of the Union di Cnn l’11 maggio. «Le aziende devono vendere ai consumatori americani, e i prodotti nazionali non saranno soggetti a quei dazi. Gli stranieri dovranno finalmente competere».
PETROLIO, ORO E OBBLIGAZIONI
Anche i prezzi del petrolio sono saliti grazie agli ultimi sviluppi commerciali mondiali. Il West Texas Intermediate, benchmark statunitense, è aumentato del 2%, a poco meno di 62 dollari al barile, sul New York Mercantile Exchange. Il Brent, riferimento mondiale, ha guadagnato quasi il 2% sull’Ice Futures di Londra, sfiorando i 65 dollari al barile.
I rendimenti dei titoli di Stato Usa sono cresciuti su tutta la linea. Il rendimento del Treasury a 10 anni, riferimento principale, si è attestato sopra il 4,47%. I rendimenti dei Treasury a 20 e 30 anni sono saliti rispettivamente al 4,93% e al 4,92%.
I prezzi dell’oro sono crollati di circa 100 dollari, pari al 3%, a 3 mila 240 dollari l’oncia. Anche l’argento, metallo affine all’oro, è sceso dello 0,4%, sotto i 33 dollari l’oncia.
Oltre a monitorare ulteriori notizie commerciali, i mercati finanziari analizzeranno una serie di dati economici. Il 13 maggio sarà pubblicato uno studio sull’indice dei prezzi al consumo di aprile, con stime che indicano un tasso di inflazione annuale invariato al 2,4%.
Il 12 maggio uscirà l’indice dei prezzi alla produzione di aprile, un indicatore dell’inflazione in arrivo, che dovrebbe mostrare un lieve aumento. Sempre il 12 maggio, il Census Bureau pubblicherà i dati sulle vendite al dettaglio di aprile, con previsioni di un dato stabile.
La settimana si concluderà con l’indice preliminare di maggio sul sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan, che dovrebbe mostrare un miglioramento. «Gli sviluppi di questo fine settimana rappresentano un segnale positivo in un quadro ancora piuttosto complesso», ha dichiarato Mark Malek, responsabile degli investimenti presso Siebert Financia. «Nei prossimi giorni arriveranno dati economici chiave su inflazione, commercio, sentiment e aspettative di inflazione. È importante seguirli con attenzione».