Apple ha in cantiere diversi chip per i suoi futuri dispositivi, tra cui i server per l’intelligenza artificiale, i nuovi MacBook e i “primi” occhiali smart, secondo quanto riportato da Bloomberg News.
L’azienda di Cupertino avrebbe fatto passi da gigante nello sviluppo di cpu destinate agli occhiali intelligenti, anche se in ritardo rispetto alla concorrenza. L’occhio attento di Apple non può certamente aver ignorato gli occhiali smart Ray-Ban di Meta, abbastanza apprezzati sul mercato, anche se diverse persone ancora si fanno domande sulla effettiva utilità di questi device.
Gli smart glasses di Zuckerberg risparmiano la “fatica” di usare lo smartphone, consentendo di scattare foto e girare video (sì, hanno delle camere ai lati delle lenti), effettuare chiamate e trasmettere in diretta streaming, oltre a fornire informazioni sull’ambiente circostante grazie all’Ia di Meta. Sono anche in grado di tradurre testi in tempo reale dall’inglese, spagnolo, francese e italiano, scansionare QR code, identificare oggetti intorno a noi e monumenti, oltre che impostare dei promemoria.
Gli occhiali targati Apple monteranno dei processori basati sulla tecnologia già rodata dell’Apple Watch, che consumano meno energia rispetto a quelli a bordo di iPhone, iPad e Mac. Questi chip, prodotti dalla taiwanese Tsmc, sono progettati per garantire efficienza energetica e per gestire le telecamere degli occhiali, e potrebbero entrare nel mercato entro fine 2026 o nel 2027.
Altri processori invece, ancora in fase di sviluppo, faranno da motore ai futuri Mac e server Ia, progettati per Apple Intelligence.
L’Ia di Apple, adesso disponibile in italiano, anche se ancora in beta e integrata negli iPhone 16 (o dispositivi che abbiano almeno una cpu A17 o M1), offre funzionalità di intelligenza artificiale in locale sui dispositivi, come la sintesi delle notifiche, lo scontorno delle immagini e l’accesso diretto a ChatGpt.
Quello del colosso di Cupertino è uno sforzo al passo coi tempi nel mercato tech, un mercato che tuttavia cambia repentinamente. l’iPhone infatti – che da solo rappresenta oltre il 50% dei ricavi dell’azienda – potrebbe fare la fine dell’iPod tra qualche anno. Secondo Eddy Cue, responsabile della divisione servizi Apple, infatti, i device che usiamo tutti i giorni fra qualche anno potrebbero essere completamente diversi: «Gli smartphone fra 10 anni forse non esisteranno nemmeno più, e saranno rimpiazzati dall’Ia».
Nel frattempo l’azienda della Mela continua a fare progressi nello sviluppo di chip proprietari. A febbraio, l’azienda ha svelato il suo primo modem, un chip che consente agli iPhone di connettersi alle reti wireless, segnando un passo verso l’indipendenza da fornitori esterni di questi componenti.
Sono ormai 5 anni che Apple monta le proprie cpu sui Mac, dopo aver sostituito quelle di casa Intel. I nuovi processori per Mac probabilmente prenderanno il nome di M6 con il nome in codice “Komodo” e M7 “Borneo”, e segneranno un miglioramento significativo delle prestazioni dei futuri computer di Cupertino.