Usa approvano legge per proteggere il Falun Gong dalla persecuzione del Pcc

di Redazione ETI/Eva Fu
7 Maggio 2025 18:16 Aggiornato: 7 Maggio 2025 18:16

Il 5 maggio, la Camera dei deputati degli Stati Uniti ha approvato, all’unanimità, il Falun Gong Protection Act, una proposta di legge volta a contrastare la persecuzione religiosa della dittatura comunista cinese contro il Falun Gong.

La legge introduce sanzioni contro chiunque sia complice, a vario titolo, del prelievo forzato di organi ai danni dei praticanti del Falun Gong. E punisce cittadini stranieri ritenuti colpevoli di questo crimine commesso nella Repubblica Popolare Cinese. Le pene comprendono il divieto di ingresso negli Stati Uniti, l’annullamento del visto, multe fino a 1 milione di dollari e condanne fino a 20 anni di reclusione.

Il deputato Scott Perry, promotore della legge, ha sottolineato l’importanza del provvedimento per quello che definisce un comportamento barbaro. Secondo Perry, gli Stati Uniti devono assumere un ruolo di guida internazionale, aiutando il mondo a riconoscere e affrontare la questione.

Il Falun Gong, una pratica spirituale fondata sui principi di verità, compassione, tolleranza e che comprende una serie di esercizi meditativi, subisce una repressione feroce in Cina sin dal 1999. Il regime cinese, percependo la crescente popolarità della pratica come una minaccia, ha sottoposto i suoi 70-100 milioni di praticanti — numero stimato dallo stesso regime nel 1999 — ad arresti, detenzioni prolungate, lavori forzati e torture. La nuova legge impegna gli Stati Uniti a collaborare con alleati e organismi internazionali per sensibilizzare sulla persecuzione, coordinando sanzioni mirate e restrizioni sui visti. Inoltre, stabilisce l’interruzione della cooperazione con la Cina in materia di trapianti d’organi fino a quando il Partito comunista cinese resterà al potere.

Entro un anno, i vertici del ministero degli Esteri, del ministero della Salute e degli Istituti Nazionali di Sanità dovranno presentare un’indagine sulle politiche cinesi di trapianto, con particolare attenzione all’impatto sui praticanti del Falun Gong e altri prigionieri di coscienza. Il documento analizzerà il volume annuale di trapianti, i tempi di reperimento degli organi, la loro provenienza e i finanziamenti Usa degli ultimi 10 anni a sostegno della ricerca cinese sui trapianti o di collaborazioni bilaterali. Il documento esaminerà se la persecuzione del Falun Gong possa essere qualificata come “atrocità” secondo i criteri stabiliti dalla legge Elie Wiesel del 2018, che definisce e contrasta genocidi e gravi violazioni dei diritti umani.

Il deputato Perry ha definito la legge un passo storico, il primo impegno vincolante del Parlamento con azioni legali contro la persecuzione e il prelievo forzato di organi, aprendo la strada a condanne e sanzioni per i responsabili. Secondo Perry, le indagini porranno fine al silenzio sulla questione, dato che i numeri non tornano, e finora molti Paesi, tra cui gli Stati Uniti, hanno chiuso gli occhi di fronte a un crimine ritenuto quasi certo. La legge intende cambiare questa dinamica, ponendo fine alla tolleranza verso pratiche disumane mentre si continuano a intrattenere rapporti commerciali con la Cina.

UN IMPERATIVO MORALE

Gus Bilirakis, deputato e co-promotore del provvedimento, ha evidenziato l’importanza della legge alla luce del terribile bilancio dei diritti umani del Pcc, in particolare contro il Falun Gong e altre minoranze religiose. Bilirakis ha inoltre dichiarato che sanzionare i responsabili del prelievo forzato di organi, rappresenta un dovere morale, una presa di posizione contro un crimine che viola la dignità umana. La legge, ha aggiunto, mira a modificare il comportamento del Pcc e a proteggere chi è stato oppresso, riaffermando il diritto all’autonomia corporea e i valori universali. Il provvedimento è ora all’esame del Senato.

Prima dell’approvazione della Falun Gong Protection Act, la Camera ha discusso la Stop Forced Organ Harvesting Act (HR 1503), proposta da Chris Smith, che accusa Xi Jinping e il Pcc di traffico di persone a scopo di prelievo di organi, definito un omicidio mascherato. Tra le tante atrocità del Pcc, ha dichiarato Smith, questa è la più vile. La legge, più ampia, mira a contrastare il traffico internazionale di organi, promuovendo sistemi di donazione volontaria e punendo i responsabili, inclusi membri del Pcc, per atti illeciti. Le autorità Usa dovranno valutare il prelievo forzato di organi in ogni Paese, considerando coercizione, rapimenti, frodi o abuso di potere.

Smith ha citato l’analisi dell’avvocato e giudice britannico Geoffrey Nice, che ha confermato prelievi forzati su larga scala in Cina, con vittime come uiguri e praticanti del Falun Gong, i cui organi sono ambiti per la loro salute. Brian Mast, presidente della commissione Affari Esteri, ha definito il fenomeno un mercato nero da miliardi di dollari costruito sull’omicidio, un assalto alla dignità umana. La legge, ha aggiunto, segnala ai responsabili che saranno perseguiti, ribadendo che il corpo umano non è una merce. Johnny Olszewski ha sostenuto entrambe le leggi, sottolineando che l’indagine prevista dalla Falun Gong Protection Act chiarirà la portata degli abusi, favorendo interventi più efficaci.

Nonostante il passaggio alla Camera nella scorsa legislatura, il Senato non ha agito. Perry e Smith, da anni attivi sul tema, trovano frustrante il ritardo, sottolineando l’ignoto numero di vittime del del prelievo forzato del Pcc. La legge, pur non risolutiva, rappresenta un passo avanti, secondo Perry, che ha notato un crescente interesse tra i colleghi man mano che il problema viene discusso. La prima reazione è l’orrore, seguita dal bisogno di agire, trasformando la consapevolezza in un dovere.

I due deputati hanno esortato il Senato a procedere senza indugio, chiedendo se esista una ragione valida per opporsi o se, invece, la preoccupazione per i rapporti con il Pcc giustifichi la tolleranza verso l’uccisione di persone per i loro organi. Se approvata, Perry è certo che il presidente Trump firmerà la legge, creando le condizioni per un dibattito necessario. Nessuna spiegazione, ha concluso, può giustificare il prelievo forzato di organi.

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