La Commissione della Camera degli Stati Uniti per il Partito Comunista Cinese chiede ai ministeri degli Esteri e del Commercio e alla Commissione Federale per le Comunicazioni di impedire la diffusione mondiale del sistema operativo del colosso tecnologico cinese Huawei chiamato “HarmonyOS”.
«Data le gravi implicazioni per la sicurezza nazionale e la geopolitica legate ai sistemi operativi di avversari stranieri, è fondamentale che HarmonyOS venga esaminato a fondo e che collaboriamo con i nostri alleati per evitare che si diffonda nei dispositivi di tutto il mondo», hanno scritto il presidente del comitato, il deputato John Moolenaar, il deputato Raja Krishnamoorthi, in una lettera pubblica del 16 maggio, indirizzata ai capi delle agenzie di stato.
Huawei è un’azienda cinese che il governo statunitense considera strettamente legata all’esercito cinese e un vero e proprio rischio per la sicurezza nazionale. Gli Stati Uniti hanno limitato l’uso della tecnologia Huawei già nel 2017, e hanno imposto sanzioni all’azienda nel 2019, con conseguenti procedimenti penali nel 2019 e 2020 e hanno approvato una legge nel 2021 per vietare alla Commissione per le Comunicazioni l’uso di apparecchiature Huawei. L’azienda tech cinese è nella lista nera del ministero del Commercio, ed è considerata dal Pentagono un’azienda militare cinese. «In un mondo di soggetti malevoli, Huawei è tra i peggiori», si legge nella lettera.
Huawei ha già lanciato il primo laptop con a bordo HarmonyOS, segnando una tappa significativa per il sistema operativo proprietario introdotto nell’agosto 2019 e in cantiere dal 2014.
I deputati avvertono che i dispositivi con HarmonyOS «potrebbero fornire raccolta dati, permettere lo sfruttamento informatico e l’autoritarismo digitale da parte del regime cinese», sottolineando che le leggi del Pcc obbligano qualsiasi azienda cinese a «supportare, assistere e cooperare con gli sforzi di intelligence nazionale. Inoltre, il sistema operativo, o i suoi futuri aggiornamenti, potrebbe contenere backdoor e vulnerabilità progettate per facilitare lo spionaggio».
I deputati hanno aggiunto che anche i Paesi alleati dovrebbero essere informati di questo rischio. Gli Stati Uniti sono stati i primi a limitare l’accesso di Huawei, e successivamente le altre nazioni hanno seguito l’esempio. Nel 2020, il Regno Unito ha vietato l’uso dei componenti Huawei nelle infrastrutture di telecomunicazione nazionali, imponendo di sostituire i device cinesi in uso entro il 2027. Sempre nel 2020, il Giappone ha finanziato le aziende giapponesi per sviluppare tecnologie proprie che riducano la dipendenza da Huawei. La Germania, lo scorso anno, ha dichiarato che eliminerà l’azienda cinese dalla rete 5G entro il 2029.
«Piuttosto che rimuovere HarmonyOS dai dispositivi in tutto il mondo dopo che questi rischi saranno appurati, dovremmo incoraggiare la comunità mondiale a continuare a utilizzare sistemi operativi affidabili», hanno dichiarato i deputati.
Il monito giunge in un clima in cui l’amministrazione Trump spinge per promuovere l’Ia americana e il governo sostiene che l’adozione mondiale della tecnologia statunitense sia fondamentale per mantenere Washington un passo avanti a Pechino nella cosiddetta “corsa all’Ia”.
Huawei ha posizionato HarmonyOS come diretto concorrente di iOS, Microsoft e Android. I deputati aggiungono che la App Gallery di Huawei, l’equivalente cinese dell’App Store, potrebbe dare al Pcc un controllo diretto sulle app o sulla possibilità degli utenti di scaricarle.
Gli organi di propaganda cinesi hanno riferito nel 2024 che circa 2 milioni e 500 mila sviluppatori stanno creando app per HarmonyOS, installato su 900 milioni di dispositivi a livello mondiale.
I deputati hanno inoltre richiesto al governo di studiare l’architettura e il codice sorgente di HarmonyOS, affermando che i rischi evidenziati sono «lontani» dall’essere gli unici problemi di sicurezza nazionale.