Sei milioni di euro per l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia

di Agenzia Nova
11 Maggio 2025 11:38 Aggiornato: 11 Maggio 2025 15:09

Il governo da deciso uno stanziamento di sei milioni di euro per l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Risorse destinate a rafforzare le infrastrutture di ricerca per il monitoraggio in tempo reale dei segnali sismici e lo studio dei terremoti. Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che va a ripartire la nuova annualità del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca.

Per il 2025 il Fondo ha una dotazione complessiva di 94 milioni di euro. «I nostri Enti di Ricerca sono gioielli, un vanto per l’Italia, un riferimento scientifico a livello internazionale – spiega il Ministro Anna Maria Bernini -. Noi abbiamo la responsabilità di far sì che queste eccellenze possano crescere e proseguire nel percorso intrapreso. È necessario poter garantire risorse per nuovi progetti, finanziare infrastrutture sempre più complesse, sostenere le tecnologie più avanzate – aggiunge il Ministro -. Il nuovo finanziamento di 94 milioni del Fondo dell’edilizia e di ammodernamento delle infrastrutture di ricerca va in questa direzione. Permette agli Enti scientifici di rafforzare le loro attività di studio e di aprire nuovi fronti di studio capaci di generare concrete e positive ricadute per migliorare la qualità della vita. Vogliamo dare continuità a un lavoro già eccellente, fiore all’occhiello del Paese. Noi ci crediamo. E i risultati si ottengono credendoci».

«I fondi appena stanziati dal ministro Bernini, che voglio ringraziare sentitamente per l’attenzione e il supporto costante che ha sempre riservato alle attività dell’Ingv, rappresentano un contributo sostanziale per la realizzazione di importanti attività propedeutiche alla ricerca scientifica al servizio del Paese», dichiara il Presidente dell’Ingv, Fabio Florindo. «Viviamo un periodo di particolare attenzione per l’area dei Campi Flegrei, una delle zone vulcaniche più monitorate in Italia e certamente quella a maggior rischio. Sebbene l’attuale rete di monitoraggio multiparametrica sia dotata di alta sensibilità, il quadro degli eventi che caratterizzano l’area flegrea rende fondamentale compiere un ulteriore potenziamento strumentale che, come previsto con il finanziamento appena stanziato dal Mur, ci consentirà di aumentare le nostre capacità di rilevamento e interpretazione in tempo reale dei segnali sismici, geodetici e geochimici, migliorando il monitoraggio in continuo e la nostra capacità di valutare la pericolosità vulcanica in un’area densamente popolata e ad altissima vulnerabilità. Un investimento di questa portata avrà ricadute immediate e significative sulla capacità decisionale degli Enti preposti alla protezione civile, garantendo una maggiore sicurezza per la popolazione».

I 94 milioni di euro del Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca sono stati ripartiti tenendo conto delle richieste e dei progetti formulati da ciascun Ente per interventi di edilizia e di ammodernamento delle infrastrutture scientifiche. Per ciascun Ente, il monitoraggio delle risorse assegnate sarà effettuato tenendo conto del cronoprogramma delle attività da realizzare sulla base dello stesso finanziamento concesso.

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