Putin scatena l’offensiva più micidiale della guerra subito prima dello scambio di prigionieri

di Redazione ETI/Jacob Burg
26 Maggio 2025 19:26 Aggiornato: 26 Maggio 2025 19:26

Nella notte tra il 24 e il 25 maggio, Mosca ha condotto l’attacco aereo più vasto dall’inizio della guerra russo-ucraina, colpendo città ucraine con 367 tra droni e missili. L’offensiva ha causato almeno 12 morti e decine di feriti, secondo quanto riferito da funzionari ucraini. Nonostante l’elevato numero di droni e missili, l’aeronautica ucraina ha riferito di aver intercettato 266 droni e 45 missili.
Tra le vittime si contano tre bambini nella regione di Zhytomyr, come confermato dalle autorità locali. L’arsenale russo ha incluso 69 missili e 298 droni, tra cui modelli Shahed di progettazione iraniana. Secondo il ministro degli Interni ucraino Ihor Klymenko, l’offensiva ha ucciso almeno 12 persone e ferito altre 60. «Un assalto combinato e spietato, diretto contro i civili, dimostra ancora una volta che l’obiettivo del nemico è seminare paura e morte», ha scritto Klymenko su Telegram.

Zelensky ha sollecitato gli Stati Uniti, che premono per un cessate il fuoco, a prendere posizione contro l’attacco notturno. «Il silenzio dell’America e del mondo incoraggia Vladimir Putin», ha scritto su Telegram, sottolineando che ogni offensiva russa giustifica nuove sanzioni contro Mosca.

Il 24 maggio, i due Paesi hanno liberato 307 prigionieri ciascuno, proseguendo un processo iniziato il 23 maggio con lo scambio di 390 prigionieri per parte. La settimana precedente, negoziati in Turchia avevano portato a un accordo per il rilascio di mille prigionieri di guerra da ciascuna parte, catturati in oltre tre anni di scontri.

L’Ucraina, insieme agli alleati europei, sta spingendo per un cessate il fuoco di 30 giorni, come base di dialogo per porre fine a un conflitto che dura da oltre tre anni. Kiev aveva auspicato che Trump imponesse nuove sanzioni a Mosca, dopo il rifiuto di Putin di sospendere immediatamente i combattimenti. «Senza pressione, nulla cambierà e la Russia, con i suoi alleati, continuerà a rafforzarsi per compiere simili atrocità anche in Occidente», ha scritto su Telegram Andriy Yermak, capo di gabinetto di Zelensky, avvertendo che Mosca proseguirà finché avrà capacità di produrre armi.

«Non è chiaro se Vladimir Putin abbia un piano per porre fine alla guerra», ha poi dichiarato il vice presidente statunitense JD Vance ai giornalisti il 19 maggio, a bordo dell’Air Force Two. Sia Vance sia Trump continuano a premere affinché la Russia accetti un cessate il fuoco e ponga fine al conflitto con l’Ucraina. Nella giornata di ieri, il presidente degli Stati Uniti ha inviato un duro avvertimento a Putin e, per la prima volta, si è espresso in termini forti nei confronti del capo del Cremlino, definendolo come una persona del tutto «impazzita».

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