Opposizioni denunciano in Aula il «ricatto» della maggioranza in commissione Rai

di Agenzia Nova
8 Maggio 2025 9:42 Aggiornato: 8 Maggio 2025 11:43

«Denunciamo, ancora una volta, in quest’Aula che per l’ottava volta la maggioranza non c’è, fa auto ostruzionismo, tiene in ostaggio i lavori di una commissione di Vigilanza sul sistema informativo del Paese: questo è un ricatto politico rispetto al parere sul presidente del Consiglio di amministrazione della Rai. A mio avviso, è un fatto molto grave. Chiediamo un intervento del presidente della Camera».

Lo ha detto, in Aula, il deputato del Partito democratico e componente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, Stefano Graziano, in merito a quanto accaduto questa mattina quando il centrodestra ha disertato i lavori dell’organismo, facendo così mancare il numero legale. «Verrebbe da dire, visto che siamo in sede di Conclave, che dopo sette mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione della Rai probabilmente ci metterà meno il Conclave ad eleggere il nuovo Papa, che questo Parlamento di potere in qualche modo esprimere un parere e quindi dare alla Rai un presidente legittimato dal voto parlamentare», ha osservato la capogruppo di Italia viva a Montecitorio, Maria Elena Boschi. «Chiediamo che il presidente della Camera e quello del Senato incontrino la commissione di Vigilanza sulla Rai perché non è ammissibile che da sette mesi l’attività della commissione sia bloccata. La Rai non è proprietà di nessuno», ha sottolineato l’esponente di Alleanza verdi e sinistra, Marco Grimaldi. «Chiediamo un intervento del presidente della Camera, Fontana», ha affermato dal canto suo il parlamentare del Movimento cinque stelle, Gaetano Amato.

 

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