Un hashtag disegnato 73 mila anni fa

Potrebbe sembrare un hashtag, ma è stato tracciato 73 mila anni fa: secondo i ricercatori questo piccolo disegno rinvenuto in una grotta in Sud Africa rappresenta la più antica forma di pittura mai scoperta.

Sebbene non si tratti del più antico disegno realizzato intenzionalmente (esistono incisioni più antiche), mostra tuttavia che gli antichi abitanti dell’Africa meridionale erano in grado di realizzare disegni su varie superfici avvalendosi di diverse tecniche.

Queste linee incrociate sono state scoperte nella grotta di Blombos, che si trova circa 300 chilometri a est di Città del Capo. E i ricercatori hanno dichiarato, in un articolo pubblicato dalla rivista Nature il 12 settembre, che sarebbero di almeno 30 mila anni più antiche di qualsiasi altra pittura a noi nota.

Secondo Christopher Hensilwood, dell’università di Bergen in Norvegia, il disegno è stato tracciato con una scheggia appuntita di limonite, un pigmento ampiamente utilizzato nel mondo antico.

Il disegno è formato essenzialmente da sei linee rosse incrociate da tre linee leggermente curve. Si trovano su un piccolo frammento roccioso che misura solo 39 millimetri di lunghezza e 15 millimetri di altezza, e che secondo i ricercatori era parte di un disegno più grande poiché le linee raggiungendo l’estremità si interrompono bruscamente.

Il frammento roccioso in questione ritrovato nella grotta di Blombos.

Henshilwood ha dichiarato che sembra come se le linee siano state tracciate prima che il frammento venisse staccato intenzionalmente da una pietra da macina, che probabilmente veniva adoperata per la produzione della polvere di limonite (ocra).

Motivi simili sono incisi in altri reperti ritrovati nella grotta, e l’hashtag ricorre spesso nella pittura rupestre e nei dipinti degli ultimi 100 mila anni. Perciò è molto probabile che lo schizzo scoperto di recente non sia semplicemente un insieme di tratti casuali. Henshilwood sostiene infatti che «con ogni probabilità aveva un significato per il suo creatore e probabilmente faceva parte di un sistema di simboli che poteva essere compreso da altre persone».

Il ricercatore dell’Università di Bergen ha infine dichiarato che la scoperta rappresenta la prova che gli esseri umani di 70 mila anni fa erano già in grado di archiviare informazioni fuori dalla propria mente e che avvalora l’ipotesi secondo cui gli uomini preistorici «si comportavano essenzialmente come noi» prima che abbandonassero l’Africa per raggiungere l’Europa e l’Asia.

Silvia Bello, una ricercatrice del Natural History Museum di Londra che non ha partecipato alla ricerca, ha definito la scoperta molto importante, e ha scritto in una email che il ritrovamento «mostra quanto vario e complesso fosse il comportamento umano già 73 mila anni fa».

Articolo in inglese: Ancient Crisscrossed Lines Called World’s Oldest Drawing

 
Articoli correlati