Trump: i media hanno distorto la mia affermazione sul ‘bagno di sangue’ nell’industria automobilistica

Di Tom Ozimek

Il 18 marzo, l’ex presidente Donald Trump ha accusato i media e i loro «partner democratici» di aver diffuso una falsa narrazione su un suo commento che parlava di un «bagno di sangue» nell’industria automobilistica se non fosse stato rieletto.

Durante un discorso tenuto a Dayton, in Ohio, il 16 marzo, il presidente Trump ha parlato delle importazioni di auto negli Stati Uniti da parte di impianti automobilistici creati in Messico dal regime comunista cinese.

Ha detto che la Cina sta «costruendo un paio di impianti enormi dove costruiranno le auto in Messico, e pensano di vendere quelle auto negli Stati Uniti, senza tasse al confine».

«Se stai ascoltando, presidente Xi», ha continuato l’ex presidente, riferendosi al leader cinese Xi Jinping, «quei grandi impianti di produzione di monster car che state costruendo in Messico in questo momento… pensate di ottenere questo, di non assumere americani e di vendere le auto a noi. No, metteremo un dazio del 100% su ogni singola auto che passa attraverso la linea, e non sarete in grado di venderle, se sarò eletto».

Il presidente Trump ha poi dichiarato che le importazioni di auto dagli stabilimenti messicani controllati dalla Cina saranno colpite da un dazio del 100% solo se vincerà le elezioni del 2024, lanciando un avvertimento sull’impatto di un eventuale secondo mandato del presidente Joe Biden sull’industria automobilistica o sull’economia statunitense in generale.

«Se non verrò eletto, sarà un bagno di sangue per l’intero settore, e questo sarà il meno. Sarà un bagno di sangue per il Paese», ha affermato.

Il presidente Trump ha poi continuato a parlare della restrizione delle importazioni di automobili prodotte negli stabilimenti controllati dalla Cina, insistendo sul fatto che «non venderanno quelle auto» negli Stati Uniti.

Sebbene sembrasse chiaro che il suo commento sul «bagno di sangue» fosse riferito al settore automobilistico o all’economia statunitense in generale, una serie di titoli di vari media ha suggerito che stesse minacciando violenza politica.

Il 18 marzo il presidente Trump ha accusato i media di aver distorto i suoi commenti per metterlo in cattiva luce.

«I Fake News Media, e i loro partner democratici nella distruzione della nostra nazione, hanno finto di essere scioccati dal mio uso della parola BAGNO DI SANGUE, anche se hanno capito perfettamente che mi stavo semplicemente riferendo alle importazioni permesse da Crooked [corrotto, ndt] Joe Biden, che stanno uccidendo l’industria automobilistica», ha spiegato il presidente Trump in un post sui social media.

Ha poi preso di mira l’obbligo del presidente Biden sui veicoli elettrici (Ev), ribadendo la sua posizione secondo cui sarebbe positivo per Paesi come la Cina, che controlla la maggior parte della produzione di Ev, e negativo per gli Stati Uniti.

«Gli United Auto Workers [un sindacato del settore automobilistico; ndt], ma non i loro dirigenti, capiscono pienamente cosa intendo», ha scritto Trump sui social media: «Con l’obbligo delle auto elettriche voluto da Biden, presto non ci saranno più auto prodotte negli Usa – A MENO CHE NON SIA ELETTO PRESIDENTE, NEL CASO IN CUI L’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA CRESCERA’ COME MAI PRIMA!!! MAGA2024».

In un post successivo, ha condiviso una raccolta video di vari media tradizionali, come Cnn e Msnbc, che usano la parola «bagno di sangue» in diversi contesti.

«Le Fake News hanno fatto un gran parlare della parola ‘Bagno di sangue’, sapendo che si trattava della nostra industria automobilistica in calo, e del fatto che usano sempre lo stesso nome. Sono così cattivi!», ha scritto Trump.

Trump interviene sulla politica degli Ev

La transizione dei veicoli elettrici è diventata una questione polarizzante, con Trump che ha più volte accennato al fatto che, se dovesse ottenere un altro mandato a novembre, le politiche sui veicoli elettrici dell’amministrazione Biden sarebbero state messe da parte.

Sebbene l’ex presidente abbia dichiarato di non avere obiezioni allo sviluppo dei veicoli elettrici come tecnologia alternativa in sé e per sé, ha chiarito di ritenere che il tipo di veicoli che le persone acquistano debba essere una questione di scelta personale e non di obblighi governativi.

Ha inoltre espresso una forte opposizione alle politiche governative che mirano a porre fine ai combustibili fossili, sostenendo che la spinta dell’amministrazione Biden verso il «net zero» non sia solo negativa per l’economia, ma mini anche la sicurezza nazionale.

«Sono favorevole alle auto elettriche, ma bisogna avere anche tutte le alternative», ha dichiarato il presidente Trump in una recente intervista alla Cnbc, in cui ha illustrato diverse sfide che vede con i veicoli elettrici, tra cui l’autonomia limitata, i costi elevati e la maggior parte della produzione che avviene in Cina.

«E sapete, le auto elettriche sono… non è nemmeno una reale possibilità quella di passare completamente all’elettrico».

«Questo obbligo di Biden per le auto completamente elettriche è molto, molto stupido. Prima di tutto, non vanno lontano. Costano troppo e saranno tutte prodotte in Cina».

Ha detto di pensare che i lavoratori del settore automobilistico sosterrebbero la sua candidatura rispetto a quella del presidente Biden per questo motivo.

Nel settembre 2023, quando i lavoratori sindacalizzati del settore automobilistico erano impegnati in tese trattative contrattuali con le tre grandi case automobilistiche – Ford, General Motors e Stellantis – il presidente Trump li ha esortati a chiedere all’amministrazione Biden di abrogare l’obbligo sui veicoli elettrici. L’ex presidente ha sostenuto che il passaggio ai veicoli elettrici comporterebbe la perdita di posti di lavoro nell’industria automobilistica statunitense.

«I migliori interessi dei lavoratori americani sono sempre stati la mia prima preoccupazione», ha dichiarato il presidente Trump in un comunicato. «Per questo motivo invito caldamente l’Uaw a fare dell’abrogazione completa e totale del folle mandato di Joe Biden sui veicoli elettrici la loro richiesta principale e non negoziabile in qualsiasi sciopero».

Il candidato repubblicano alla presidenza ed ex presidente Donald J. Trump parla durante un incontro a Manchester, N.H., il 20 gennaio 2024. (Madalina Vasiliu/The Epoch Times)
Il candidato repubblicano alla presidenza ed ex presidente Donald J. Trump parla durante un incontro a Manchester, N.H., il 20 gennaio 2024. (Madalina Vasiliu/The Epoch Times)

In quell’occasione, il presidente Trump ha anche avvertito che se l’obbligo di Biden per i veicoli elettrici non verrà abrogato, l’industria automobilistica statunitense sarà a rischio di estinzione.

«Se questa disastrosa politica di Biden verrà lasciata in vigore, l’industria automobilistica statunitense cesserà di esistere e tutti i vostri posti di lavoro verranno inviati in Cina», ha dichiarato. «Ecco perché non esiste una ‘transizione equa’ verso le auto completamente elettriche. Per i lavoratori americani dell’auto, si tratta di una transizione verso l’inferno. Non c’è niente di più importante che porre fine a questo mandato che schiaccia i posti di lavoro».

Alcuni mesi dopo il suo insediamento, il presidente Biden ha firmato un ordine esecutivo che stabilisce l’obiettivo di rendere ibrida o completamente elettrica la metà di tutti i nuovi veicoli venduti negli Stati Uniti entro il 2030.

In un contesto di carenza di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, l’amministrazione Biden si è impegnata a costruire 1,2 milioni di caricatori per veicoli elettrici a disposizione del pubblico entro il 2040, grazie anche ai 7,5 miliardi di dollari di fondi dei contribuenti stanziati a questo scopo nella legge sulle infrastrutture del 2021.

I progressi nella costruzione dell’infrastruttura nazionale di ricarica dei veicoli elettrici sono stati lenti, con solo tre Stati che hanno aperto al pubblico nuove stazioni di ricarica finanziate dal National Electric Vehicle Infrastructure Program al 16 febbraio 2024.

 

Articolo in lingua inglese: Trump Accuses Media of Distorting His Auto Industry ‘Bloodbath’ Remark

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