Tre parole da non pronunciare in Cina

Verità, compassione e tolleranza. In Cina, queste tre parole comportano letteralmente il rischio di essere arrestati.
Il solo pronunciarle al telefono attiva il sistema di tracciamento del regime dittatoriale cinese, che usando il Gps segnala automaticamente alla polizia la posizione della persona. Se poi tali parole vengono pronunciate in pubblico, non si rischia solo l’arresto, ma la tortura, il prelievo forzato di organi e la morte.

Verità, Compassione e Tolleranza (in cinese Zhen 真 Shan 善  Ren 忍), sono i tre principi fondamentali del Falun Gong (noto anche come Falun Dafa), un’antica pratica di meditazione pacifica basata su valori tradizionali cinesi. I praticanti del Falun Gong si impegnano a seguire tali principi universali nella loro vita quotidiana.

I praticanti del Falun Gong durante l’esercizio di meditazione (per gentile concessione di Minghui)

Tradizionalmente, in Cina, per migliaia di anni, molte pratiche spirituali sono state tramandate da un solo maestro a pochi discepoli prescelti. Tuttavia, nel 1992, il fondatore del Falun Gong, il signor Li Hongzhi, ha scelto di introdurre gratuitamente la pratica al vasto pubblico, insegnando e incoraggiando le persone a migliorare a livello morale, durante le sue numerose conferenze. Ben presto il Falun Gong è diventato estremamente popolare in Cina: secondo i dati dello Stato, nel 1999 era praticato da circa 100 milioni di persone.

Purtroppo, a causa della crescente popolarità della disciplina e dall’elevato numero di aderenti, nel 1999, il Partito Comunista Cinese (Pcc) ha dato inizio ad una crudele persecuzione: l’ex dittatore Jiang Zemin, sopraffatto dalla gelosia e dal timore che il numero dei praticanti del Falun Gong superasse i membri del Partito, ha dato l’ordine di eliminare e sradicare la pratica su scala nazionale, coinvolgendo l’intero apparato statale.

Poliziotto cinese si avvicina ai praticanti del Falun Gong che fanno appello pacificamente contro la persecuzione, in piazza Tiananmen, nel 2001 (per gentile concessione di Minghui)

I portavoce e i media cinesi hanno creato ad arte numerose prove diffamatorie sul Falun Gong nel tentativo di incitare all’odio e influenzare l’opinione pubblica. La propaganda di disinformazione architettata dal regime è stata poi persino diffusa nelle altre nazioni, ignare della verità di quello che stava realmente accadendo.

È stato inoltre istituito l’Ufficio 610, una divisione speciale con autorità su tutte le forze dell’ordine, il governo e i tribunali locali, con un unico scopo: la persecuzione dei praticanti del Falun Gong a livello nazionale. L’Ufficio 610 prende il nome dalla data in cui è stato istituito: il 10 giugno 1999. È un organo tuttora attivo, completamente indipendente e al di sopra dello Stato [in Cina, alcuni organi dotati di fatto di potere esecutivo e politico, non appartengono allo Stato, ma direttamente al Partito Comunista, ndr]. I poliziotti vengono coinvolti e istigati a partecipare all’arresto dei praticanti in cambio di ricompense e cospicue indennità.

Secondo una ricerca effettuata da investigatori indipendenti, in Cina, tra il 2000 e il 2008, 62 mila praticanti del Falun Gong sono stati uccisi dal Pcc. Molti di loro hanno perso la vita durante il prelievo forzato di organi, un’orrenda prassi utilizzata dal regime cinese contro i dissidenti al fine di espandere il lucroso mercato degli organi, venduti a stranieri e facoltosi cinesi. Numerosi ospedali sono stati coinvolti in tutta la Cina. Gli investigatori affermano che questo genocidio continua ancora oggi.

Numerosi media esteri, ormai consapevoli della vera situazione e della persecuzione del Falun Gong, stanno prendendo iniziative per denunciare la situazione, come ad esempio la serie in tre parti di news.com.au intitolata The reality of human organ harvesting in China.

36 praticanti del Falun Gong occidentali sono stati arrestati mentre manifestavano in una protesta pacifica in Piazza Tiananmen, nel novembre 2001 (per gentile concessione di Minghui)
Un praticante del Falun Gong occidentale viene arrestato per una protesta pacifica in Piazza Tiananmen nel novembre 2001 (per gentile concessione di Minghui)

Attualmente il signor Li Hongzhi risiede negli Stati Uniti in esilio e continua a incoraggiare le persone a migliorare a livello morale.

Gli esercizi e gli insegnamenti del Falun Gong possono essere scaricati gratuitamente online su www.falundafa.org

 

Articolo originale: 3 Words That People Are Still Scared to Mention in China, and Here’s the Reason Why

 
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