Si diffonde il fenomeno degli ‘studenti sostitutivi’ in Cina

Gli studenti universitari cinesi hanno diversi motivi per saltare le lezioni: doppi turni notturni a lavoro, sbornia o maratone di videogiochi, ma nonostante ciò riescono a mantenere un’ottima condotta accademica. Infatti sul registro non risultano mai assenti grazie alla crescente disponibilità di ‘studenti sostitutivi’.

Secondo Peng Pai, un nuovo sito online di notizie finanziato dallo Stato cinese, il business degli ‘studenti sostitutivi’ è molto diffuso in diverse provincie cinesi, in particolare nello Shanxi, nella Mongolia Interna, nell’Heilongjiang e nel Jilin.

Gli studenti che cercano di marinare la scuola non devono far altro che inviare alcuni dettagli riguardanti il loro sesso, l’orario e la durata della lezione in un forum online o tramite delle app su smartphone come Weixin, Tencent QQ e Baidu.

Gli studenti sostitutivi offrono il loro servizio per circa 25 yuan (quasi 4 euro) per una lezione da 45 minuti. Il prezzo aumenta se il sostituto viene assunto per mesi o anni.

Questo settore è in forte crescita all’Università di Scienza di Harbin, dove c’è stata persino una proliferazione di intermediari, che per cinque yuan (circa 70 centesimi di euro) abbinano gli studenti ai loro sostituti.

I sostituti seguono un modello di risposta predefinita in classe. Durante l’appello, il sostituto dirà «presente» quando il nome dello studente è chiamato e se gli viene fatta una domanda, la risposta standard dovrebbe essere «non lo so».

In un sondaggio della facoltà di Commercio dell’università di Harbin, dell’Università dell’Heilongjiang, dell’Università Nordorientale di Silvicoltura e dell’Università Normale di Harbin, Peng Pai ha rivelato che la maggior parte degli studenti sostitutivi sono studenti del primo o dell’ultimo anno che hanno meno corsi da seguire. Alcuni studenti dell’ultimo anno hanno detto a Peng Pai che sono favorevoli a questo servizio, in quanto in questo modo possono leggere facendo soldi allo stesso tempo.

Secondo Peng Pai, i professori non sono a conoscenza di questo fenomeno, anche se il 10 per cento degli studenti in classe sono come manichini. 

Articoli in inglese: ‘Hire a Fake Chinese Student to Go to College for You

 
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