Senatore democratico Usa dà ragione a Trump su TikTok

Uno dei leader del Partito Democratico, il senatore Mark Warner, a capo della commissione intelligence del Senato degli Stati Uniti, ha dato ragione a Donald Trump sul fatto che TikTok costituisca una minaccia per la sicurezza.

«Normalmente è qualcosa che non mi sentireste dire – ha affermato secondo il Sydney Moring Herald quando è stato in Australia il 25 ottobre – ma anni fa, Donald Trump aveva ragione su TikTok».

«Se il vostro Paese usa Huawei, se i vostri figli sono su TikTok, se la vostra popolazione usa WeChat come piattaforma di social media – ha aggiunto – la possibilità per la Cina di avere un’influenza indebita è, credo, una sfida molto più grande e una minaccia molto più immediata di qualsiasi tipo di conflitto armato effettivo».

Warner, che attualmente si trova in Australia per incontrare i capi dell’intelligence, i politici e gli imprenditori locali, ha anche messo in guardia dal dominio tecnologico che il regime cinese sta esercitando sugli altri Paesi, definendolo spaventoso.

«La Cina, che ha questo tipo di dominio tecnologico in diversi Paesi – ha spiegato – dovrebbe spaventarci a morte perché abbiamo visto il tipo di Stato di sorveglianza orwelliano che ha già creato in Cina».

L’Australia è preoccupata per Tiktok

Gli Stati Uniti non sono l’unico Paese preoccupato per Tiktok. Il ministro degli Interni australiano Clare O’Neil ha ordinato alle autorità di sicurezza informatica di indagare sulla sicurezza della raccolta dati del gigante dei social media. O’Neil, che è anche ministro della sicurezza informatica, ha invitato gli australiani che utilizzano TikTok a prestare attenzione alla raccolta di dati dell’app.

«Vorrei dire agli australiani: se utilizzate TikTok, pensate a quali dati potrebbero essere raccolti – ha dichiarato O’Neil in un programma televisivo dell’Australian Broadcasting Corp. (ABC) il 5 settembre – e sappiate che non siamo sempre sicuri al 100 percento di come vengono utilizzati».

«Dobbiamo prendere delle precauzioni nell’era digitale».

Secondo Digital 2022, un rapporto pubblicato dalla società di ricerca dati internet WE ARE SOCIAL, la versione internazionale di TikTok conta 7,38 milioni di utenti adulti in Australia, seconda solo a Facebook, Facebook Messenger e Instagram.

La mossa arriva dopo che TikTok Australia ha riconosciuto a luglio che i suoi dipendenti in Cina avevano accesso ai dati degli utenti australiani.

«I nostri team di sicurezza riducono al minimo il numero di persone che hanno accesso ai dati e lo limitano solo a chi ne ha bisogno per svolgere il proprio lavoro», ha scritto Brent Thomas, direttore australiano delle politiche pubbliche di TikTok, in risposta al ministro ombra per la cybersicurezza e la lotta alle interferenze straniere, James Paterson.

«Abbiamo politiche e procedure che limitano l’accesso interno ai dati degli utenti australiani da parte dei nostri dipendenti, ovunque essi si trovino, in base alle necessità».

L’amministrazione Trump voleva chiudere Tiktok

L’ex presidente Donald Trump ha tentato di chiudere le app di social media TikTok e WeChat nel 2020, adducendo come spiegazione i rischi per la sicurezza a causa dei loro legami con il Partito Comunista Cinese (Pcc).

I decreti di Trump riguardavano ByteDance, un’azienda di Pechino proprietaria di TikTok, e WeChat, di proprietà di Tencent Holdings, con sede a Shenzhen. Tuttavia, sono stati in seguito bloccati da ordini del tribunale federale.

Attualmente, l’amministrazione Biden sta conducendo un proprio esame sulle app di proprietà cinese, con il presidente Joe Biden che ha firmato il proprio decreto per dirigere il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti a «valutare queste minacce attraverso un’analisi rigorosa e basata su prove».

Il presidente consiglia loro di «affrontare qualsiasi rischio inaccettabile o indebito coerentemente con gli obiettivi generali di sicurezza nazionale, politica estera ed economica, compresa la conservazione e la dimostrazione dei valori fondamentali e delle libertà fondamentali dell’America».

Secondo la Casa Bianca, il Dipartimento del Commercio dovrà esaminare TikTok, WeChat e altre applicazioni sviluppate, progettate, controllate o prodotte da entità legate al Pcc. L’ordine rileva che tali app «possono presentare un rischio eccessivo o inaccettabile per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e del popolo americano».

 

Articolo in inglese: Trump Was Right on TikTok, Says Top Democrat Senator

 
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