Sanremo 2015: passa Nek. Le pagelle della terza serata

Terminata la terza serata di Sanremo, tra ulteriori eliminazioni e serata di cover tra i ‘campioni’.

A vincere tra i ‘Campioni’ è Nek, seguito in classifica da Il Volo, Marco Masini, Moreno e i Dear Jack. Tra le nuove proposte passano Giovanni Caccamo e Amara.

Nuove proposte

Ritornerò da te di Giovanni Caccamo stupisce per la maturità della composizione (tra l’altro la canzone è stata composta dallo stesso cantante, contrariamente alle solite dinamiche di Sanremo). Voce non poi così particolare, ma almeno tranquillamente intonata (non si poteva dire lo stesso per altri della categoria ‘nuove proposte’)

Voto: 6+

‘Credo’ di Amara: originalità canora 0.

Voto: 4,5

I due si incontreranno con i Kutzo e con Enrico Nigiotti, le altre ‘nuove proposte’ risultate vincenti nella scorsa puntata. I Kutzo sono apparsi scarsamente originali, mentre Enrico Nigiotti (anche lui non proprio originalissimo) un po’ imperfetto a livello canoro, sebbene abbia forse inquadrato più degli altri con che tipo di canzoni si vinca Sanremo.

Campioni

-Primo gruppo

Raf, Rose rosse: reinterpretata efficaciemente, ma forse poteva fare meglio. Ad un certo punto è sembrato sforzarsi un po’ con la voce.

Voto: 6+

Irene Grandi, Se perdo te: Canzone di Patty Pravo riarrangiata in modo più rock. Non ci si poteva aspettare niente di diverso. Sicuramente più moderna, ma la sua voce è paragonabile a quella di Patty Pravo?

Voto: 5,5

Moreno canta Una carezza in un pugno di Adriano Celentano (a mezzanotte sai…): per lo meno ha fatto lo sforzo di riarrangiarla parecchio. L’arrangiamento è quasi raggae e il prodotto è più allegro e abbastanza convincente. Viene premiato dal pubblico come cantante preferito tra i primi quattro, meritatamente.

Voto: 6,5

Anna Tatangelo, Dio come ti amo di Domenico Modugno: Anna Tatangelo canta bene, però potrebbe anche cantare qualcosa di diverso ogni tanto. L’intensità emotiva che carica in ogni canzone stufa facilmente, rispetto a quella che Modugno inseriva con molta più naturalezza.

Voto: 6

-Secondo gruppo

Biggio e Mandelli, È la vita la vita: sempre divertenti, ma ancor di più in questa canzone mostrano la loro inferiorità rispetto ad altri cantanti in termini di particolarità della voce. Nonostante ciò, è sempre piacevole ascoltarli, per spezzare.

Voto: 6+

Chiara Galiazzo canta Il volto della vita (di Caterina Caselli): modernizzata e cantata benissimo.

Voto: 8

Nesli canta Mare Mare, riarrangiandola in modo più rock. Carina, ma niente di speciale.

Voto: 6-

Nek canta Se telefonando di Mina: al pubblico è piaciuta molto, perché evidentemente al pubblico dell’Ariston piace Mina. Nek l’ha cantata in modo piuttosto simile, ovviamente con riarrangiamento rock. Mossa vincente, evidentemente. A passare il turno è proprio lui.

Voto: 6,5

-Terzo gruppo

I giovani Dear Jack cantano Io che amo solo te di Sergio Endrigo. Niente di particolare, però. Passano il turno proprio loro, ma la concorrenza non era così forte.

Voto: 6-

La coppia Di Michele-Coruzzi, canta Algero di Giuni Russo, ma non convince più di tanto. Un po’ pacchiana.

Voto: 5

Bianca Atzei canta Ciao amore ciao di Luigi Tenco: voce sicuramente molto particolare, ma piace? Dipende dai gusti.

Voto: 6

Alex Britti, Io mi fermo qui (Dik Dik): molto meno potente e bella dell’originale, a livello musicale.

Voto: 4,5

-Quarto gruppo

Lorenzo Fragola canta Una città per cantare di Ron, applicandoci la sua voce che si sposa bene.

Voto: 6,5

Il trio Il volo, rivelazione della scorsa puntata, canta Ancora. Ma stavolta non hanno sfruttato a pieno le potenzialità canore di un trio di tenori, che emoziona soprattutto quando i tre cantano contemporaneamente e con potenza, cosa che accade troppo tardi. La qualità, comunque, si sente lo stesso. Infatti sono proprio loro a vincere.

Voto: 7,5

Annalisa, Ti sento: ok, ma nemmeno niente di speciale.

Voto: 6+

Lara Fabian, Sto male (Ornella Vanoni): voce potente che davvero meritava di mostrare altro nel Festival.

Voto: 7++

-Quinto gruppo

Gianluca Grignani, Vedrai vedrai: cantata bene, ma non sorprende.

Voto: 6++

Nina Zilli, Se bruciasse la città: simile all’originale, con le ovvie differenze dell’avere una voce femminile e diversa. Tecnicamente la Zilli si ridimostra meritevole.

Voto: 6++

Malika Ayane, Vivere (Vasco Rossi): anche qui bella, ma nessuna sorpresa.

Voto: 6++

Marco Masini, Sarà per te: In alcuni punti non è neanche intonato. Emozione? Eppure vince proprio lui nel quinto gruppo, e terzo nella classifica generale.

Voto: 4

 
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