Russia sospende partecipazione al trattato sulle armi nucleari con gli Usa

Di Adam Morrow

Il 21 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la sospensione unilaterale di Mosca dalla partecipazione al nuovo trattato Start, l’ultimo patto rimanente con gli Stati Uniti in materia di controllo delle armi nucleari.

«A partire da oggi, la Russia sospende la sua partecipazione al trattato sulle armi offensive strategiche», ha annunciato Putin in un discorso nazionale, dopo quasi un anno  dall’invasione russa dell’Ucraina.

«Non ci ritiriamo dall’accordo», ha chiarito. «Stiamo solo sospendendo [la nostra partecipazione, ndr]».

Il nuovo trattato Start, firmato per la prima volta nel 2010 ed entrato in vigore l’anno successivo, mira a porre limiti ai considerevoli arsenali nucleari di entrambi i Paesi.

Nel 2021, poco dopo l’insediamento del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il trattato è stato prorogato di altri cinque anni.

Si ritiene che quelle degli Stati Uniti e della Russia rappresentino circa il 90% delle testate nucleari esistenti nel mondo.

Secondo il Center for Arms Control & Non-Proliferation con sede a Washington, l’arsenale della Russia è costituito da circa 5.977 testate nucleari, mentre gli Stati Uniti ne possiedono attualmente circa 5.550.

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha descritto la mossa come «sprovveduta e irresponsabile»: «Controlleremo attentamente per vedere cosa fa effettivamente la Russia. Ovviamente, in ogni caso ci assicureremo di essere attrezzati in modo appropriato per la sicurezza del nostro Paese e quella dei nostri alleati».

Nel frattempo il ​​segretario generale Jens Stoltenberg dell’alleanza Nato con sede a Bruxelles ha affermato che l’annuncio di Putin ha segnato la fine dell’attuale architettura globale di controllo degli armamenti: «Con la decisione odierna [da parte della Russia, ndr] sul New Start, l’architettura del controllo completo degli armamenti è stata smantellata. Incoraggio vivamente la Russia a riconsiderare la sua decisione e a rispettare gli accordi esistenti».

Putin definisce «assurde» le ispezioni ai siti nucleari

Il mese scorso, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha affermato al Congresso che la Russia si rifiutava di consentire ispezioni in loco delle sue strutture di armi nucleari.

«La Russia non sta rispettando il suo obbligo ai sensi del trattato New Start di facilitare le attività di ispezione sul suo territorio», ha affermato il Dipartimento di Stato il 31 gennaio. «Il rifiuto della Russia di facilitare le attività di ispezione impedisce agli Stati Uniti di esercitare importanti diritti ai sensi del trattato e minaccia la fattibilità del controllo degli armamenti nucleari Usa-Russia».

Nel suo discorso del 21 febbraio, Putin ha definito «assurde» le richieste occidentali che la Russia apra i suoi impianti di armi nucleari alle ispezioni in loco. «Gli Stati Uniti e la Nato affermano apertamente che il loro obiettivo strategico è sconfiggere la Russia. Eppure pensano che sarà permesso loro di ispezionare i nostri impianti nucleari?»

Ha aggiunto che mentre Washington richiede ispezioni in loco degli impianti nucleari russi, gli alleati della Nato stanno attivamente aiutando l’Ucraina a colpire le basi aeree strategiche della Russia. Le basi aeree situate in profondità all’interno del territorio russo sono state infatti attaccate nel dicembre 2022, suscitando preoccupazione per possibili ritorsioni da parte di Mosca.

Il 5 dicembre, due basi aeree nella Russia centrale sono state attaccate da droni di origine sconosciuta. Una delle basi ospita bombardieri strategici a lungo raggio in grado di trasportare carichi nucleari.

Sebbene Kiev non abbia rivendicato la responsabilità degli attacchi, gli attacchi stessi sono stati ampiamente acclamati dai funzionari militari ucraini.

Nel suo discorso, Putin ha anche attirato l’attenzione sui consistenti arsenali nucleari posseduti da Regno Unito e Francia, entrambi membri fondamentali della Nato. Sebbene questi arsenali costituiscano parte di quello che Putin ha definito il «potenziale di attacco combinato» della Nato, nessuno dei due è soggetto alle limitazioni stabilite nel trattato New Start.

Secondo Putin, le armi nucleari britanniche e francesi sono «puntate anche contro di noi; sono puntate contro la Russia».

L’annuncio coincide con la visita di Biden

Il discorso di Putin a Mosca ha coinciso con una visita di Biden in Ucraina e nella vicina Polonia.

Il 20 febbraio, il presidente degli Stati Uniti ha effettuato una visita di un’ora a Kiev, durante la quale ha ribadito il fermo sostegno di Washington allo sforzo bellico ucraino. Ha anche promesso altri 500 milioni di dollari in aiuti a Kiev.

Da quando Biden è entrato in carica nel gennaio 2021, gli Stati Uniti hanno fornito all’Ucraina oltre 25 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza.

Da Kiev, Biden si è recato nella capitale polacca Varsavia, dove ha tenuto un discorso.

La Russia ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio 2022. Da allora, le forze russe hanno conquistato vaste aree di territorio nella regione di lingua russa del Donbass e lungo la costa meridionale del Mar Nero.

Mosca ha annunciato l’annessione unilaterale delle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson controllate dalla Russia dopo aver supervisionato dei referendum ampiamente criticati nell’ottobre 2022.

Kiev e i suoi alleati occidentali respingono la legittimità della mossa, mentre i funzionari militari ucraini hanno promesso di recuperare tutto il territorio perduto con la forza delle armi.

Mosca sostiene che la sua invasione e le successive annessioni avevano lo scopo di proteggere i russofoni nella regione del Donbass (compresa da Donetsk e Luhansk) da degli abusi da parte del governo di Kiev.

Kiev da parte sua nega, affermando che le mosse della Russia equivalgono a un furto illegale di terre.

Nonostante il successo delle controffensive ucraine dello scorso autunno, da allora le forze russe sembrano aver ripreso l’iniziativa. Nelle ultime settimane hanno conquistato posizioni chiave nella regione di Donetsk, con l’aiuto di alleati locali e del Gruppo Wagner, un’organizzazione paramilitare diretta dal Cremlino.

 

Articolo in inglese: Russia Suspends Participation in Last Nuclear Arms Treaty With US

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