Politici americani denunciano la persecuzione del Falun Gong

WASHINGTON— Sul prato Ovest del Campidoglio americano la consueta manifestazione annuale contro la persecuzione del Falun Gong ha ottenuto maggiore speranza. Subito dopo aver completato un percorso in bicicletta di quasi cinquemila chilometri negli Usa, una ventina di giovani provenienti da 15 Nazioni sono saliti sul palco e hanno espresso le loro idee.

«Noi, che siamo così fortunati ad avere la libertà di parola e di credo, dobbiamo parlare per coloro che sono senza voce e senza il diritto di credere», ha detto la leader di questi giovani Annie Chen.

Il sacrificio mostrato dai ragazzi ha incoraggiato i manifestanti e gli oratori, tra i quali c’erano diversi membri del Congresso e funzionari di primo piano per i diritti umani e le organizzazioni religiose.

Ognuno dei quattro membri del Congresso ha trasmesso un messaggio.

Ileana Ros-Lehtinen, repubblicana della Florida, si è espressa così davanti alla folla composta da diverse centinaia di manifestanti del Falun Gong: «Coloro che praticano il Falun Gong sono perseguitati dai tiranni comunisti a Pechino».

Ros-Lehtinen ha affermato di aver essere orgogliosa di aver presentato alla Camera dei Rappresentanti americana la risoluzione n° 343 (H.Res.343), che esprime «preoccupazione per il sistematico traffico di organi, sancito dallo Stato, che sono prelevati dai prigionieri di coscienza non consenzienti della Repubblica Popolare Cinese».

Ha detto che la risoluzione ha già raccolto un significativo sostegno bipartisan.

Dana Rohrabacher, repubblicana della California, ha detto che i politici svolgono un ruolo importante, al di là di loro stessi. «Ricordare al nostro Paese ciò che rappresentiamo». La Rohrabacher ha detto che il loro ruolo va oltre il fare soldi, anche se non c’è nulla di sbagliato nel farlo. «I valori dei nostri padri fondatori andavano al di là delle imprese libere».

La Rohrabacher ha dichiarato: «Il Presidente degli Stati Uniti non dovrebbe sedersi con un leader dalla Cina senza ricordandogli che noi la consideriamo l’oppressione di voi e dei fedeli, perché voi siete quelli che sono le vittime. Tuttavia sono gli Stati Uniti che devono stare dalla vostra parte, altrimenti in tutto il mondo ci sarebbero vittime che non avrebbero speranza».

Ted Poe, repubblicano del Texas, ha affermato che il diritto di professare e praticare il proprio credo è un diritto umano fondamentale e che niente è più importante di questo.

Poe ha commentato i cartelloni dei manifestanti riguardo alla richiesta di portare Jiang Zemin, ex-leader del Partito cinese che ha lanciato nel 1999 la persecuzione del Falun Gong, davanti alla giustizia. Questa richiesta ha trovato il favore di Poe, che prima di essere un membro del Congresso era un giudice. Ha dichiarato: «Per quello che so riguardo Jiang, dovrebbe essere lui ad andare in galera, non i membri del Falun Gong».

Il quarto membro del Congresso, il repubblicano della Pennsylvania Keith Rothfus ha rilasciato un messaggio per i leader comunisti in Cina.

«Dobbiamo schierarci con tutti quelli che praticano il loro credo secondo la loro coscienza. Ai leader cinesi io dico: “Non abbiate paura della coscienza, non abbiate paura della libertà, non abbiate paura degli individui che hanno autodeterminazione…Ma abbiate paura del popolo”».

Tredici membri della Casa dei Rappresentanti hanno inviato delle lettere di supporto alla manifestazione. Il senatore della Pennsylvania Patrick Toomey ha spedito un proclama a sostegno del Falun Gong.

LA TENACIA DEL PRATICANTE

Alcuni degli oratori hanno interrotto i loro discorsi per onorare il mondo in cui i praticanti hanno contrastato l’oppressione.

Alan Adler, direttore esecutivo del Friends of Falun Gong Usa, ha dichiarato che Jiang Zemin ha sottovalutato i praticanti del Falun Gong quando ha lanciato la campagna di persecuzione nei loro confronti. Le persone che praticano il Falun Gong, non solo studiano i principi di verità, compassione e tolleranza, ma li mettono anche in pratica.

«Anche se Jiang pensava che la massiccia pressione esercitata da parte del Partito Comunista Cinese (Pcc) … avrebbe causato il loro abbandono dalla pratica, non aveva capito che con la giusta sopportazione si può reggere l’insopportabile e che i praticanti del Falun Gong non si sarebbero mai arresi».

La dott.ssa Katrina Swett, commissario presso la Commissione parlamentare degli Usa per la libertà religiosa internazionale, ha discusso riguardo alla fede coltivata dai praticanti del Falun Gong.

«Ho molta ammirazione per voi. Siete davvero una sorte di luce che brilla nelle tenebre. E per la dignità, il coraggio e il modo inflessibile in cui avete risposto al terrore scatenato su di voi, siete veramente un modello e un esempio per tutto il mondo».

Il dott. T. Kumara di Amnesty International Usa, ha espresso anche apprezzamento per la determinazione che il Falun Gong ha mostrato nel difendere la giustizia.

Margaux Ewen, portavoce di Reporter Senza Frontiere degli Usa, ha ammirato i giornalisti che sfidano il Pcc. «La Cina è la Nazione con il maggior numero di giornalisti e blogger in prigione».

CAMBIAMENTI IN CINA

Dall’ultima manifestazione nel 2014, ci sono stati dei segnali di speranza riguardo a una diminuzione della ferocità della persecuzione.

Daniel Calingaert, vicepresidente esecutivo di Freedom House, un’organizzazione per i diritti umani fondata nel 1941, ha detto: «La campagna del Partito Comunista di eliminare il Falun Gong è chiaramente fallita».

Calingaert ha evidenziato che in Cina sempre più avvocati si stanno occupando dei casi di persecuzione del Falun Gong, gli abitanti dei paesi stanno firmando petizioni che chiedono il rilascio dei loro amici brutalizzati a causa della loro fede nel Falun Gong e ci sono stati addirittura casi «in cui il personale di sicurezza si è rifiutato di arrestare i praticanti del Falun Gong perché comprendevano quanto questo fosse ingiusto».

Anche Yi Rong, presidente del Tuidang Center, che aiuta le persone a dimettersi dal Pcc, è stata ottimista. Secondo le registrazioni del sito del Tuidang Center, più di 209 milioni di cinesi si sono dimessi dal Pcc, come viene registrato nella loro piattaforma online. «Negli ultimi dieci anni, il movimento Tuidang ha rappresentato la speranza di libertà del popolo cinese di avere un futuro migliore e una nuova Cina senza il Pcc,» ha dichiarato.

Suzanne Scholte, presidente del Defense Forum Foundation, era molto contenta degli sviluppi in Cina. «È molto incoraggiante vedere che oltre 60 mila praticanti del Falun Gong e membri delle loro famiglie hanno presentato denunce penali contro Jiang Zemin, in meno di due mesi». Anche Dan Fefferman, dalla Coalizione Internazionale per la Libertà Religiosa, è rimasto incoraggiato dalle 60 mila denunce legali.

Faith McDonnell, direttore dei Programmi di libertà religiosa presso l’Istituto di Religione e Democrazia, e Courtney Doucet, della Jubilee Campaign Usa, hanno lodato sia il movimento Tuidang che la presentazione di denunce penali contro Jiang. A un certo punto del suo discorso, la Doucet ha espresso ciò che potevano avere in mente tutti i presenti: «Tra un anno, quando ci rincontreremo, spero e prego che celebreremo la fine della persecuzione in Cina».

Articolo in inglese: ‘Members of Congress Speak Out Against Ongoing Persecution of Falun Gong in China

 
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